Roma, scontri tra studenti alle Fosse Ardeatine: «Botte al nostro compagno per una bandiera antifascista»
Due gruppi di studenti si sono scontrati fuori dal Mausoleo delle Fosse Ardeatine, a Roma. È accaduto nella mattina di oggi, 26 marzo, mentre il sindaco Roberto Gualtieri scopriva la targa in memoria dei 335 assassinati dalle truppe naziste il 24 marzo 1944, alla presenza di mille studenti di varie scuole romane. I ragazzi erano lì per ricordare l’eccidio e rendere omaggio con un fiore rosso sulle tombe delle persone trucidate ottant’anni fa. Ma la visita è stata interrotta da un urlo, quello di una studentessa della scuola Socrate: «Avete picchiato un nostro compagno con le stampelle solo perché aveva una bandiera antifascista!». Il riferimento, scrive Repubblica, è a un episodio che avrebbe avuto luogo durante la marcia proprio sulla strada che porta alle Fosse Ardeatine.
Lo scontro
Al grido hanno risposto una decina di studenti del liceo scientifico Peano, sostenendo: «Basta con l’antifascismo, noi non siamo fascisti, il fascismo non esiste più. Fateci entrare nel Mausoleo». A quel punto, un gruppo di ragazzi avrebbe sbarrato l’ingresso ai coetanei del Peano, impedendo loro di entrare. Questo perché, come spiegato da una degli adolescenti che sbarrava l’ingresso, a detta loro «vogliono solo provocare, vogliono fare un’azione dimostrativa per dire che l’antifascismo è sbagliato». Secondo alcune insegnanti del Peano, invece, gli studenti «non sono fascisti, non hanno mai detto di esserlo. Erano ai bordi della strada e sono stati provocati».
La tensione
Per calmare i toni si è reso necessario l’intervento della polizia: gli agenti sono intervenuti quando i ragazzi hanno iniziato a prendersi a spintoni. Sul posto sono accorsi anche i rappresentati dell’Associazione nazionale famiglie italiane martiri. Come Nicoletta Leoni, che ai giovani di Peano ha spiegato: «Organizziamo una visita guidata se volete entrare, sentiamoci nei prossimi giorni e venite con noi». Ma gli studenti del Peano non hanno accettato, chiedendo piuttosto di entrare come tutti gli altri. Richiesta inammissibile a detta degli altri ragazzi: «Non lo meritate, avete picchiato un ragazzo per strada perché aveva la bandiera antifascista». Alla fine, il cancello che porta al Mausoleo delle Fosse Ardeatine è stato chiuso per ragioni di sicurezza.
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