Strage di Mosca. Ecco perché non regge la teoria del complotto degli “uomini in blu”
A seguito della strage al Crocus City Hall di Mosca, sono circolate diverse false notizie sugli attentatori e sull’Ucraina da parte della propaganda russa. Nexta, il canale bielorusso, ha diffuso un’ulteriore falsità, una teoria del complotto dove dei fantomatici “uomini in blu”, probabilmente degli agenti dell’FSB, avrebbero partecipato alla strage sotto copertura. L’analisi è stata fatta sul semplice fatto che tra il pubblico numeroso ci fossero delle persone vestite con maglioni blu e jeans, ma la teoria è debole.
Per chi ha fretta
- Il canale bielorusso Nexta sostiene di aver riconosciuto uno degli spettatori del teatro tra gli uomini che hanno arrestato i terroristi. In realtà, sono due persone diverse: una ha la barba, l’altra no.
- La colorazione dei vestiti o persone vestite in maniera simile non dimostra un coinvolgimento dei servizi russi. Molte persone all’interno del teatro erano vestite in maniera simile, non soltanto di blu.
- Alcune delle vittime erano vestite di blu.
- Che nei video fossero “calmi” non risulta strano. Le scene riprese riguardavano gli istanti precedenti all’arrivo dei terroristi. Tutti hanno iniziato a correre e urlare dopo l’irruzione nella sala del teatro.
Analisi
Ecco uno dei post che condivide la teoria:
“Uomini in blu” parte 2
Abbiamo identificato gli agenti dei servizi segreti russi nella sala “Crocus”.
La nostra redazione continua ad analizzare foto e video del terrorista CrocusCityHallAttack e tutto ciò che lo riguarda.
Nella nostra precedente pubblicazione abbiamo raccontato le stranezze catturate in uno dei video un paio di minuti prima dell’inizio delle riprese nella sala da concerto. Mostrava diversi uomini vestiti in modo simile con maglioni blu e jeans che prima si guardavano con sospetto e poi cominciavano a esortare la folla a “chiudere le porte”, provocando un’enorme perdita di vite umane.
La nostra redazione ha ipotizzato che questi potessero essere ufficiali dell’FSB, a causa della loro reputazione tutt’altro che pulita riguardo agli attacchi terroristici in Russia.
Continuando a studiare le informazioni open source, abbiamo cercato di identificare gli “uomini in blu” che hanno destato i nostri sospetti. A causa della scarsa qualità del video, è difficile confrontare i volti di questi uomini con il database aperto. Ma siamo comunque riusciti a trovare un presunto “ufficiale dell’FSB”.
Nel video della sala da concerto, ad un certo punto, si vede uno degli “uomini in blu” scendere dalla fila più alta invece di uscire dalla sala come tutti gli altri. Poi lui, appoggia le richieste di chiusura delle porte. Il suo volto è chiaramente visibile, quindi siamo riusciti a trovare una foto di una persona molto simile in fonti aperte.
Questa foto è stata pubblicata sul sito web dell’istituto comunale di bilancio “Sosensky Sports Center”. La foto mostra un uomo che riceve un premio per il terzo posto in una gara di braccio di ferro. La composizione e le caratteristiche generali del viso sono abbastanza simili a quelle di uno degli “uomini in blu” della sala da concerto di “Crocus”.
A questo punto ci siamo imbattuti in un’altra “coincidenza inaspettata”. Nell’insediamento moscovita di Sosenskoye, dove ha sede questo centro sportivo, si trova la sede del servizio di intelligence straniero russo.
Tuttavia, la storia degli “uomini in blu” non si è conclusa con un solo video.
La fonte è il canale bielorusso Nexta:
Una ricerca superficiale e senza senso
Secondo Nexta, un uomo con il maglione blu e jeans sarebbe stato ripreso in due occasioni: durante l’assalto dei terroristi nella sala del Crocus City Hall e mentre trascinava uno dei terroristi durante l’arresto. Le due scene ritraggono in realtà due persone diverse.
A parte il taglio dei capelli, che non è identico, Nexta associa i due uomini in base ai vestiti e un orologio. Chiunque, in tutta la Russia, potrebbe essersi vestito in quel mondo per poi – da oggi – rischiare di essere etichettato come un agente russo. L’uomo armato, sulla destra dell’immagine condivisa da Nexta, ha il volto coperto, ma non è sempre stato così. Dai video condivisi da diversi canale Telegram, come WarGonzo, è possibile riscontrare che l’uomo armato aveva la barba.
Le vittime vestite come gli “uomini in blu”
Le tonalità dei vestiti e gli atteggiamenti di alcune persone all’interno del teatro di Mosca non sono una “prova schiacciante” per sostenere che siano uomini dei servizi russi. In un evento con migliaia di persone presenti, le probabilità di trovare persone con indumenti simili e con atteggiamenti simili è praticamente alta. In questa inquadratura, relativa a uno dei tanti video diffusi poco prima della strage, riscontriamo altre persone – uomini e donne – vestite di blu che camminano con calma e in maniera ordinata.
Se fosse stato un modo per indicare ai terroristi che quelle persone non andavano colpite, in quanto “complici”, la questione viene smentita proprio grazie ai video condivisi durante la serata della strage. Alcune delle persone a terra, infatti, indossano maglioni blu e pantaloni blu.
La teoria della “calma”
Rimane la questione della relativa calma mostrata dalle persone vestite in blu. Non erano gli unici, c’erano centinaia di persone che erano del tutto calme e camminavano verso l’uscita in ordine. I video mostrano ciò, ma sono momenti precedenti all’arrivo dei terroristi. Infatti, negli istanti successivi si sentono gli spari e le conseguenti urla della gente che cerca di ripararsi o fuggire.
Conclusioni
Secondo il canale bielorusso Nexta, la presenza di “uomini in blu” indicherebbe la presenza di agenti russi durante la strage di Mosca. Si tratta di una teoria del complotto priva di fondamento, dove persone diverse sono state “identificate” in malo modo.
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