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Gabriele Marchesi non andrà in Ungheria, torna libero il 23enne indagato con Ilaria Salis: la sentenza a Milano

28 Marzo 2024 - 14:49 Ugo Milano
Il giovane milanese fu messo ai domiciliari lo scorso novembre in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla magistratura ungherese

Torna libero Gabriele Marchesi, il 23enne co-indagato con Ilaria Salis e che si trovava ai domiciliari dalla fine dello scorso novembre. La Corte d’Appello di Milano ha respinto la richiesta dell’Ungheria di consegnare Marchesi alla giustizia ungherese e ha revocato ogni misura cautelare nei suoi confronti. Marchesi era stato fermato a Milano e posto ai domiciliari lo scorso 21 novembre in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla magistratura ungherese per gli stessi capi d’imputazione di cui è accusata Ilaria Salis. Secondo le accuse, i due avrebbero partecipato all’aggressione di tre militanti neonazisti durante il “Giorno dell’Onore”. Come spiegato dal procuratore generale Cuno Tarfusser, Marchesi a Budapest rischierebbe una condanna da 2 a 24 anni, «una forbice ampia», per delle lesioni «che da noi sarebbero considerate lievissime». Negli scorsi mesi i magistrati italiani hanno più volte inoltrato richieste all’Ungheria, come la revoca del mandato di arresto e la scelta di un altro strumento in ragione del rispetto dei domiciliari e delle misure a lui imposte. Nelle motivazioni della decisione della Corte, i giudici fanno riferimento al «rischio reale di un trattamento inumano e degradante», lo stesso denunciato dalla concittadina Salis in numerose lettere dalla detenzione e che oggi – 28 marzo – è riapparsa in manette in tribunale, dove le sono stati negati i domiciliari, e la «fondatezza di timori di reali rischi di violazione dei diritti fondamentali».

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