Edoardo Galli e l’ipotesi della fuga in Russia, il viaggio fino al Montenegro: perché è tornato indietro
Edoardo Galli, il 16enne scomparso il 21 marzo da Colico mentre andava a scuola e ritrovato nella mattina di oggi, 29 marzo, alla stazione centrale di Milano, era diretto verso la Russia? L’ipotesi era stata avanzata per la prima volta da suo padre, e sembra combaciare con i nuovi dettagli emersi sulla sua sparizione. Se al momento rimangono ignote le sue intenzioni, in questi giorni sembrati lunghissimi alla famiglia Galli il ragazzo aveva inevitabilmente lasciato dietro di sé alcune tracce del suo passaggio, raccolte grazie all’attivazione di tutti i canali di cooperazione internazionale di polizia da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Lecco. Grazie alle quali è stato possibile ricostruire che Edoardo aveva raggiunto il Montenegro.
I controlli al confine
Alessandro Galli aveva spiegato come suo figlio fosse rimasto sconvolto «dalla guerra in Ucraina, ed è stato più volte in Russia a trovare i nonni. Non mi stupirebbe se davvero avesse cercato di varcare i confini dell’Italia. Non certo però per unirsi ai combattenti, lui è un pacifista». La notte del 27 marzo, Edoardo era stato controllato dalla polizia croata al confine di Karasovici-Sutorina. Proprio per questo motivo il suo viaggio sarebbe finito, forse mancando la vera destinazione.
Il passo indietro
L’ipotesi degli inquirenti è che il 16enne aveva ormai capito di essere stato scoperto. Aveva realizzato in quel momento che non sarebbe stato più sicuro andare avanti e ha quindi deciso di tornare in Italia dai genitori. Non è ancora chiaro come sia riuscito a raggiungere il capoluogo lombardo. Si ipotizza che abbia viaggiato in treno, o in pullman. Una volta raggiunta la stazione centrale di Milano, una donna ha riconosciuto quel volto che da giorni appare sui media.
Il ritrovamento
Il ragazzo stava facendo il biglietto con direzione casa, a Colico, in provincia di Lecco. La donna ha avvertito la Security che opera in stazione che ha a sua volta allertato la Polfer. Gli agenti hanno dunque raggiunto Edoardo, e dopo averlo tranquillizzato hanno proceduto con la sua identificazione. L’hanno dunque invitato a seguirli negli uffici del posto di polizia che si trova all’interno della stazione, vicino ai binari: lì l’hanno in seguito raggiunto i genitori, commossi.