Sondaggio Porta a Porta, il dilemma di Salvini sulle Europee: cosa succede alla Lega se si candida
Mancano due mesi e dieci giorni alle elezioni europee. Quaranta giorni prima dell’apertura dei seggi, i partiti dovranno depositare le liste dei candidati: solo allora si saprà se i leader delle forze politiche italiane correranno in prima persona. Stando ai sondaggi, sembrerebbe che lo schieramento come capolista dei segretari di partito avrebbe un effetto traino sulle percentuali di voto. Eccetto in un caso. La candidatura di Matteo Salvini, riporta Euromedia Research per Porta a Porta, comporterebbe una flessione del consenso della Lega del -0,1%: dall’8.8% all’8,7%. L’incremento maggiore di schede, invece, lo avrebbe Fratelli d’Italia, qualora Giorgia Meloni risultasse il primo nome in lista: +0,4%, dal 27,5% al 27,9%. Gioverebbe alle preferenze di Partito democratico e Forza Italia anche la presenza dei segretari Elly Schlein e Antonio Tajani: +0,2% per i Dem, che salirebbero nei consensi dal 19,3% al 19,5%, +0,3% per gli azzurri, che passerebbero dall’8,0% all’8,3%. Sia la lista di scopo centrista Stati Uniti d’Europa sia Azione guadagnerebbero, con i propri leader schierati, un +0,1%, salendo rispettivamente dal 4,7% al 4,8% i renziani con Emma Bonino e dal 4,0% al 4,1% il gruppo di Carlo Calenda. Infine, la presenza di Giuseppe Conte nella lista del Movimento 5 stelle non causerebbe nessuna variazione: i grillini, con o senza presidente, restano stabili al 17,5%.