Ilaria Salis, Raimo: «I neonazisti? Per me bisogna picchiarli, ha fatto bene» – Il video
Stanno facendo discutere sui social le parole del docente ed editorialista di Domani, Christian Raimo che, ospite da David Parenzo a L’aria che tira, su La7, ha espresso la sua sul caso di Ilaria Salis. Raimo è partito citando il caso di Sacco e Vanzetti, italiani condannati a morte quasi cento anni fa negli Stati Uniti per un omicidio mai commesso. «A un certo punto loro cambiano sistema di difesa. “Abbiamo sbagliato a non politicizzare la vicenda” e così iniziano a politicizzare la vicenda», ha dichiarato Raimo. «Qua c’è un’antifascista, una collega, perché insegna, che va in Europa, che è casa nostra a picchiare dei neonazisti», ha aggiunto. «Cosa bisogna fare con i neonazisti? Per me bisogna picchiarli, ha fatto bene». Cala il gelo in studio. Perfino la deputata Pd Laura Boldrini precisa: «Lei però non li ha picchiati». Parenzo insiste e chiede a Raimo: «È una provocazione chiaramente….». «Non è una provocazione – spiega l’editorialista – Nel senso lo insegno a scuola». Il brusio in studio aumenta. «Allora, io non insegno ai miei studenti a picchiare i neonazisti – precisa – io insegno ai miei studenti che la democrazia è arrivata per il fatto che c’è stata un’opposizione seria di fronte al nazismo». «Ilaria Salis non stava picchiando un neonazista ma stava assistendo stava assistendo auna manifestazione in cui in qualche modo si contrastava…».
VERGOGNA CHRISTIAN RAIMO ( docente )
— Davide Scifo (@strange_days_82) March 29, 2024
"È giusto picchiare i neonazisti. Lo insegno a scuola".
FATE GIRARE#lariachetira #Raimo #Salis #universita #scuola #Ungheria #Orban #nazisti #fascismo pic.twitter.com/2fI7mGYcF3
Leggi anche:
- Il padre di Ilaria Salis contro Nordio: «La sua linea un buco nell’acqua». E scrive a Mattarella: «Mi appello a lui per smuovere il governo»
- Ilaria Salis, cosa succede adesso: la candidatura, il rischio carcere e il pericolo degli arresti domiciliari per anni
- Ilaria Salis, il padre Roberto: «A questo punto mi rivolgerò al Quirinale»