Washington Post: l’amministrazione Biden autorizza l’invio di ulteriori bombe e aerei da guerra per Israele
Negli ultimi giorni l’amministrazione Biden ha autorizzato il trasferimento di miliardi di dollari in bombe e aerei da combattimento allo Stato ebraico. Nonostante la crescente spaccatura con il governo israeliano e le preoccupazioni per un’offensiva militare a Rafah. A riportarlo è il Washington Post. I nuovi pacchetti includono 25 jet F-35 per 2,5 miliardi e più di 1.800 bombe MK84 da 2.000 libbre (900 kg) e 500 bombe MK82 da 500 libbre (225 kg), secondo dirigenti del Pentagono e del Dipartimento di Stato che hanno parlato con il quotidiano americano. Le bombe da 2.000 libbre sono state già tristemente protagoniste di decine di civili uccisi nei raid a Gaza. «Abbiamo continuato a sostenere il diritto di Israele a difendersi», ha detto un funzionario della Casa Bianca. «Gli aiuti condizionati non sono la nostra politica».
Alcuni democratici, compresi alleati del presidente Biden, affermano che il governo degli Stati Uniti ha la responsabilità di trattenere le armi in assenza di un impegno israeliano a limitare le vittime civili durante l’operazione pianificata a Rafah. «L’amministrazione Biden deve usare la propria influenza in modo efficace e, a mio avviso, dovrebbe ricevere questi impegni prima di dare il via libera ad altre bombe per Gaza», ha detto il senatore Chris Van Hollen (D-Md.) in un’intervista. «Dobbiamo sostenere ciò che diciamo con ciò che facciamo». Il governo israeliano per ora ha rifiutato di commentare al Washington Post le autorizzazioni.
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