La sabbia del Sahara colora di giallo i cieli d’Italia: cosa sta accadendo e quali sono i rischi
Già da alcuni giorni in diverse zone del sud Italia i cittadini hanno notato – e condiviso in foto sui social – il cielo giallastro e una fitta cappa di pulviscolo. Ora lo stesso tipo di fenomeno si sta spostando rapidamente verso il continente europeo, e ad essere interessate sono quindi anche diverse aree del nord Italia (oltre che della Francia meridionale e della Svizzera). La causa del cambiamento di colore, e in alcuni casi di «spessore», dell’aria è ormai ben nota: si tratta dell’arrivo verso l’Europa di sabbia proveniente dal deserto del Sahara, trasportata verso nord dai venti di scirocco. In Piemonte si è osservato nelle scorse ore un curioso ingiallimento anche delle nevi su alcuni tratti dell’arco alpino. In città le polveri desertiche, specie se mescolate ad acqua piovana come accade in queste ore, si posano tipicamente invece sulle auto, o ancora sui panni stesi all’aperto, e l’effetto ottico (e materico) risulta evidente. Secondo gli esperti il fenomeno dura tipicamente una manciata di giorni e non provoca di norma danni particolari. In soggetti che già soffrono di disturbi del genere, le polveri sabbiose possono però causare o acuire problemi respiratori come asma, bronchiti, riniti allergiche o silicosi. Per il resto, ci si può armare di un po’ di pazienza, e magari di una buona macchina fotografica per immortalare le «strane» scene cui potremmo trovarci di fronte.
Foto di copertina: Il cielo giallastro sopra Nizza, nel sud della Francia – 27 marzo 2024 (Valery Hache / AFP)
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