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Wall Street punisce Donald Trump: crolla in Borsa il suo Truth dopo l’annuncio di perdite per 58 milioni di dollari

01 Aprile 2024 - 22:45 Redazione
Il titolo della media company ha perso fino al 25%, per poi chiudere a -21%. E il conto lo paga (soprattutto) Trump

Brutto risveglio d’aprile per Donald Trump. Il candidato alla rielezione alla Casa Bianca con i Repubblicani ha visto oggi crollare in Borsa le azioni della sua Trump Media & Technology Group. Si tratta della società che controlla il social network Truth lanciato nel 2022. Il titolo è arrivato a perdere oggi fino al 25% dopo che sono state rivelate perdite nette della società per 58,2 milioni di dollari nel 2023, e perfino seri dubbi dei revisori dei conti sulla sua capacità di continuare a operare. Le azioni hanno poi chiuso in ribasso del 21%. Una battuta d’arresto pesante per Trump, anche in termini monetari: la sua quota (ha il 57% delle azioni della società) vale infatti circa 4 miliardi, meno della scorsa settimana quando si stimava un valore di sui 5 miliardi. Un inizio di mese in salita dunque per l’ex presidente Usa, che il 15 di questo mese – salvo ulteriori ritardi – si aprirà il processo a New York nei suoi confronti per il pagamento illecito alla pornostar Stormy Daniels e l’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal perché non rivelassero le relazioni che aveva avuto con loro.

Il social Truth – lanciato dopo che l’imprenditore era stato bannato dai principali social per le responsabilità nell’assalto al Congresso – è sbarcato sul Nasdaq la scorsa settimana, raggiungendo una valutazione record di oltre 8 miliardi di dollari e volando in Borsa nelle prime ore. Ciò è accaduto grazie a rialzi stratosferici che hanno permesso al Tycoon di fare l’ingresso tra i cosiddetti titoli «meme», ovvero azioni che hanno attirato nuovi investitori. La valutazione della piattaforma ha fin da subito lasciato perplesso il mercato, che l’ha ritenuta non in linea con i fondamentali della società. Anche i documenti depositati alla Sec, la Securities and Exchange Commission, l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza delle borse valori, hanno confermato la discrepanza tra la valutazione e la realtà.

Nel 2023 Truth ha realizzato 4 milioni di ricavi, cifre distanti anni luce da da giustificare i prezzi stellari a cui è scambiata. Le perdite, che sono risultate oltre i 58 milioni, hanno alimentato «dubbi sulla sua capacità di continuare a operare», si legge nella documentazione depositata dalla società di revisione dei conti BF Borgers.  Trump non potrà vendere le sue azioni nel gruppo per sei mesi, ma potrebbe usarle come collaterale per chiedere finanziamenti e risolvere, almeno in parte, i suoi problemi di liquidità anche in vista della campagna elettorale per le presidenziali 2024 e per far fronte ai suoi guai giudiziari. Il loro calo, quindi, rischia di far saltare una delle armi a disposizione dell’ex presidente per i risolvere le sue beghe legali. 

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