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Caso Salis, il papà Roberto: «Verdetto già deciso». Il governo ungherese fa muro: «Inutili le richieste dell’Italia»

02 Aprile 2024 - 17:43 Massimo Ferraro
Il portavoce dell'esecutivo ha criticato la «sorprendente» intromissione dell'Italia nella vicenda giudiziaria

Amarezza e rassegnazione. È quello che traspare dalle parole di Roberto Salis, il padre della docente milanese in stato di detenzione preventiva e in attesa di processo da oltre un anno in Ungheria, in risposta – all’Ansa – alle parole del portavoce del governo di Viktor Orbán. «Il processo è già stato fatto, il verdetto è già stato emesso, non si capisce perché proseguano con le udienze», ha scandito il padre di Ilaria Salis, accusata di aver partecipato al pestaggio di alcuni estremisti di destra a Budapest, «quando c’è un politico che se la prende con un privato cittadino di un altro Stato è chiaro che c’è qualcosa di incredibile». Sottolineando la «spiccata tendenza alla tirannide» dell’Ungheria, Roberto Salis si riferisce alle affermazioni – condivise sui social – di Zoltan Kovacs, segretario di Stato per le comunicazioni e le relazioni internazionali dell’Ungheria, che ha denunciato la «sorprendente» intromissione dell’Italia nella vicenda giudiziaria. «Nessuna richiesta diretta da parte del governo italiano (o di qualsiasi altro importante mezzo di informazione) al governo ungherese renderà più semplice difendere la causa di Salis, perché il governo, come in qualsiasi altra democrazia moderna, non ha alcun controllo sui tribunali», ha scritto il portavoce dopo aver riassunto la vicenda, secondo il punto di vista del governo ungherese. Per questo Roberto Salis ha commentato: «Tutta questa storia è già tutta politicizzata», per poi ricordare quanto avvenuto in questi mesi. Kovacs, dopo la prima udienza del processo in cui aveva attaccato Gyorgy Magyar, il legale ungherese di Ilaria Salis, definendolo «un avvocato apertamente di sinistra»: Voleva screditarlo, un portavoce di un primo ministro che scredita l’avvocato difensore di un imputato. Stiamo parlando di un regime in cui i diritti civili e la separazione dei poteri e lo stato di diritto vengono completamente superati da una spiccata tendenza alla tirannide, ha chiosato il padre di Ilaria.

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