Derby di Roma, adesivi antisemiti nel quartiere Portonaccio: Hitler e Mussolini scortano la mascotte della Lazio
Ancora una volta gli ultras della Capitale usano raffigurazioni e simboli antisemiti per denigrare l’avversario offendendo la memoria dell’Olocausto. In vista del derby di sabato 6 aprile, a Roma, nel quartiere est di Portonaccio-Tiburtino, sono comparsi diversi adesivi in cui si vedono Adolf Hitler e Benito Mussolini con le casacche giallorosse. Il volto del nazista è disegnato, quello del dittatore italiano è un collage di una fotografia. Le magliette con il lupetto sono quelle degli anni Ottanta. I due sono ai lati di Mr. Enrich, l’iconica mascotte della tifoseria laziale e del gruppo Irriducibili. Il personaggio, con lo sguardo infuriato e la bombetta nera, indossa un pigiama a righe, come i deportati. A rendere il tutto ancora più didascalico, il motto posto all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz «Arbeit macht frei», che si traduce dal tedesco «il lavoro rende liberi». Gli sticker, attaccati in giro su edifici, segnaletica e pali dell’illuminazione pubblica, sarebbero stati realizzati da un noto ultras romanista vicino agli ambienti dell’estrema destra. Non è la prima volta che fascismo, nazismo e antisemitismo si mescolano e fanno tracimare la goliardia del tifo nel vilipendio e nell’insulto ingiustificabile. Un anno fa, in Curva Nord un tifoso biancoceleste aveva sfoggiato una maglietta con scritto Hitlerson 88, mentre dagli spalti partivano cori antisemiti, e a novembre due influencer-tifose avevano mostrato altri adesivi antisemiti sui romanisti.
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