La lite tra Cesare Prandelli e i vicini finisce al Tar: «Il cancello che vuole costruire è incompatibile con il paesaggio»
Finirà davanti al Tar della Toscana la decisione dell’ex ct della Nazionale, Cesare Prandelli, di realizzare un cancello di accesso alla sua proprietà a Firenze. Un gruppo di 47 residenti del quartiere Bobolino, scrive il Corriere, si sono appellati al Tribunale amministrativo regionale per chiedere di bloccare la realizzazione del cancello. Secondo i cittadini, difesi dall’avvocato Agostino Zanelli, l’opera pone problemi di «incompatibilità paesaggistica», perché comporterebbe «il taglio del muro trecentesco che corre lungo via della Madonna della Pace» e «un aumento del traffico veicolare pesante». Già nei mesi scorsi, 56 abitanti del Bobolino – il quartiere dove si trova il celebre Giardino di Boboli – avevano presentato un’osservazione in Comune per contestare l’intubazione di un canale, sempre da parte della proprietà di Cesare Prandelli. Un’osservazione che però è stata ignorata.
L’udienza al Tar della Toscana si terrà il 17 aprile, con l’ex ct della Nazionale che si presenta forte dei via libera ottenuti da Palazzo Vecchio e dalla Soprintendenza. Secondo Francesco Vessichelli e Francesco Gesess, legali dell’ex allenatore della Fiorentina, le valutazioni dei due enti istituzionali sono «insindacabili». I lavori, spiegano i due avvocati al Corriere, sono resi necessari dal fatto che il terreno di accesso alla proprietà di Cesare Prandelli è «scosceso e percorribile solo a piedi o con mezzi agricoli». Di conseguenza, l’abitazione dell’ex ct azzurro è accessibile solo da via San Leonardo, nella parte alta della proprietà. Nasce da qui, dunque, la richiesta di aprire un nuovo varco d’accesso in via Madonna della Pace, così da facilitare l’accesso dei mezzi necessari alla manutenzione della proprietà.
Foto di copertina: ANSA/Michele Maraviglia | Cesare Prandelli allo Stadio Gewiss di Bergamo (3 marzo 2024)
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