Gli Usa hanno avvertito la Russia 15 giorni prima della strage al Crocus City Hall di Mosca, ma Putin ha ignorato l’alert
Più di due settimane prima della strage di Mosca gli Stati Uniti avevano avvertito la Russia che il Crocus City Hall di Krasnogorsk era il potenziale obiettivo di un attacco terroristico. A dirlo al Washington Post sono alcuni funzionari statunitensi. Washington aveva fatto sapere che lo Stato Islamico stava preparando nel paese di Vladimir Putin un attacco contro un gran numero di civili. E questo contraddice le affermazioni di Mosca secondo cui gli alert statunitensi erano troppo generici per permettere di fermare un attacco. L’indicazione della sala da concerto come potenziale obiettivo apre così una serie di questioni sull’incapacità delle autorità russe di prevenire l’attacco al Crocus City Hall, dove hanno perso la vita secondo stime ancora provvisorie più di 140 persone.
L’Isis e l’Isis-K
L’Isis-K, ramo dello Stato Islamico, ha rivendicato l’attentato più mortale avvenuto in Russia negli ultimi 20 anni. Putin ha cercato di attribuirne la colpa all’Ucraina in più occasione per trovare maggiore consenso nell’Operazione Speciale. Lo Zar ha anche respinto gli avvertimenti degli Stati Uniti arrivati prima dell’attacco del 22 marzo, definendoli un ricatto e un tentativo di destabilizzare la società russa. I funzionari statunitensi hanno spiegato che le informazioni si trovavano all’interno di conversazioni di intelligence. L’Nsc aveva in precedenza riconosciuto che gli Usa avevano trasmesso informazioni su un possibile attacco ma senza dire che il Crocus City Hall fosse l’obiettivo. Sergei Naryshkin, capo dei servizi segreti della Russia, ha detto ai giornalisti a Mosca che le informazioni condivise dagli Stati Uniti erano «troppo generiche e non ci hanno permesso di identificare completamente coloro che hanno commesso questo terribile crimine», secondo Interfax.
Nessuna resistenza significativa
Naryshkin ha anche detto che la Russia ha adottato le misure adeguate per la prevenzione dell’attacco. Ma i filmati del massacro mostrano che gli uomini armati non affrontano resistenze significative. I media russi hanno detto che le unità specializzate della polizia sono arrivate un’ora dopo l’inizio della sparatoria e hanno atteso 30 minuti prima di entrare nell’edificio. I terroristi erano già scappati. Washington condivide abitualmente informazioni sugli attacchi terroristici con gli altri paesi, secondo la dottrina del “duty to warn” (dovere di avvertire). Le informazioni condivise indicavano un potenziale pericolo per gli americani in Russia. Gli Usa hanno condiviso le informazioni con la Russia il giorno prima dell’avvertimento pubblico ai cittadini americani della situazione di pericolo.
L’Iran
Non solo. Gli Usa hanno avvertito anche l’Iran dei rischi di un attentato. Un alert che risale a gennaio parla della pianificazione da parte dello Stato Islamico di attacchi nel paese. L’intelligence Usa ha avvertito in particolare dell’attentato in preparazione a Kerman. Si tratta della commemorazione di Soleimani, ucciso dagli Usa in Iraq nel 2020. Il Wall Street Journal ha riportato per primo la storia dell’avvertimento degli Stati Uniti all’Iran. Ci sono anche indicazioni che il governo russo ha preso sul serio l’avvertimento Usa, che includeva anche informazioni sull’idea di attaccare una sinagoga. L’Fsb ha annunciato di aver sventato un attacco di Isis-K proprio a una sinagoga.
Lo staff di Crocus
Il 15enne Islam Khalilov, che stava lavorando al guardaroba della sala da concerto la notte dell’attacco, ha detto che lo staff del Crocus City Hall era stato informato della possibilità di un attacco terroristico. «Siamo stati istruiti su cosa fare e dove portare le persone», ha detto Khalilov in un’intervista con Dmitry Yegorov, un noto giornalista sportivo russo, pubblicata su YouTube. Sul posto sono stati effettuati controlli di sicurezza più severi, anche con cani addestrati. Putin ha equiparato le forze ucraine ai terroristi e ha suggerito che rappresentassero una minaccia diretta per la Russia. «Anche il regime neonazista di Kiev è passato a tattiche terroristiche», ha detto lo Zar. Compresi i «tentativi di reclutare autori di attacchi sovversivi e terroristici contro infrastrutture critiche e spazi pubblici in Russia».
Putin ha ringraziato Trump
Per due volte durante l’amministrazione del presidente Donald Trump Putin ha ringraziato gli americani per aver condiviso informazioni che hanno contribuito a sventare gli attacchi terroristici a San Pietroburgo, nel 2017 e nel 2019.
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