Santanché e Salvini, comincia il dibattito sulla sfiducia. Appendino (M5s): «La ministra ha mentito» – Video
Nessuno si aspetta tempi stretti, né incidenti di percorso, e infatti l’aula della Camera nel giorno in cui è fissata la discussione per le mozioni di sfiducia sia nei confronti di Matteo Salvini, sia di Daniela Santanchè. Stamattina è stata presentata, in un’aula semideserta, quella per la ministra del Turismo, avanzata dal Movimento cinque stelle. Un dibattito senza incidenti, con l’unica presenza, trai i banchi del governo della ministra dell’Università Anna Maria Bernini. La difesa della maggioranza ci sarà, ma è possibile che il clima cambi se dovesse arrivare un rinvio a giudizio dice chiaro e tondo il leghista Andrea Crippa: «Se ci dovesse essere un rinvio a giudizio deciderà la Meloni: la Santanchè è un ministro di Fratelli d’Italia, noi siamo garantisti, dopodiché la Meloni che è presidente del Consiglio e segretario di Fratelli d’Italia deciderà di fronte a un rinvio a giudizio, è giusto che sia così. Non è la Lega che deve entrare nelle questioni degli altri partiti».
L’opposizione (quasi) compatta
Ad accendere il clima ci prova Chiara Appendino, intervenendo in aula: «Daniela Santanché decide per i suoi interessi o per quelli dell’Italia?». “La sua vicenda – assicura Appendino – non è solo giudiziaria. E’ politica. Per voi serve aspettare il rinvio a giudizio di una ministra che ha mentito davanti al Parlamento?». Daniela Santanché, ricorda la parlamentare, è una «ministra accusata di truffa aggravata usando anche i fondi Covid nel periodo più grave che ha affrontato il Paese. Spero comunque che dalla tana in cui si è nascosta stia seguendo questo dibattito in Aula». Al di là dei toni della discussione, l’opposizione sceglierà posizioni diverse per i due ministri che affrontano la prova della fiducia: Italia Viva voterà sì alla sfiducia per Salvini ma non per Santanché, Azione, Pd, Avs e Movimento cinque stelle si schiereranno per le dimissioni di entrambi.
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