Incentivi auto elettriche 2024, quando arrivano e quanto si risparmierà
I nuovi incentivi auto riguardano i veicoli di categoria M1. Ovvero quelli per il trasporto di un massimo di otto persone oltre il conducente. L’auto deve essere di classe Euro 6 o superiore e con emissioni di Co2 inferiore a 135 grammi per chilometro. Il decreto attende il via libera della Corte dei Conti. Gli eco-incentivi saranno quindi disponibili entro poche settimane e la dotazione totale è di un miliardo di euro. Il meccanismo è quello già anticipato: contributi per auto elettriche che partono da 6 mila euro e arrivano a 13.750 euro. Ma in questo caso solo se si rottama un’auto fino a Euro 2 e se si ha un Isee inferiore ai 30 mila euro annui.
I contributi
Il Quotidiano Nazionale oggi riepiloga i contributi, che valgono per le persone fisiche e tre tipi di auto. Ovvero le elettriche, le ibride plug-in e le mild hybrid, benzina e diesel. Così ripartiti:
- per le auto elettriche (fascia 0-20 grammi) da 35 mila euro di prezzo senza rottamazione il contributo vale 6 mila euro che arrivano a 7500 a cui si ha diritto con Isee sotto i 30 mila euro; con la rottamazione di un Euro 2 sono 11 mila euro i contributi sicuri e 13.750 quelli con lsee sotto i 30 mila euro; per un Euro 3 si hanno 10 mila euro di contributi e la possibilità di arrivare a 12.500; con un Euro 4 si parte da 9 mila e si arriva a 11.250;
- per le ibride plug in (fascia 21-60 grammi) senza rottamazione si hanno 4 mila euro di contributi che arrivano a 5 mila con Isee inferiore ai 30 mila euro; con la rottamazione di un Euro 2 si hanno 8 mila euro che arrivano a 10 mila; con un Euro 3 se ne hanno 6 mila che arrivano a 7500; con un Euro 4 da 5.500 a 6-875;
- per ibride, mild-hybrid, benzina e diesel (fascia 61-135 grammi) si hanno 3 mila euro di contributi rottamando un Euro 2, duemila per un Euro 3, 1.500 per un Euro 4.
A questi si aggiungono i contributi per i veicoli commerciali: 2200 euro per le elettriche. Per i taxi che sostituiscono il proprio veicolo e per il social leasing: è ancora da definire ma sarà solo per chi ha contratti di durata superiore a due anni.
Il provvedimento
Nel provvedimento, spiega Qn, si indicano tre obiettivi da raggiungere:
- cambiare il parco auto circolante in Italia, che è uno dei più vecchi d’Europa (oltre 11 milioni di vetture Euro 3 o inferiori);
- sostenere e supportare le famiglie meno abbienti (extra bonus del 25% per Isee sotto i 30 mila euro);
- rimodulare gli strumenti incentivanti per stimolare l’acquisto di auto effettivamente prodotte in Italia.
E si introduce in via sperimentale anche la possibilità di ottenere incentivi per i privati che stipulano un contratto di noleggio a lungo termine per la locazione di durata non inferiore a 3 anni di uno dei veicoli agevolabili con l’ecobonus. La gestione del programma di noleggio a lungo termine dei veicoli agevolati è attribuita ad un soggetto gestore, ente pubblico non economico. L’entità del contributo, i criteri e le modalità operative per usufruirne sono definiti con decreto del Ministero delle imprese e del Made in Italy entro 120 giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto.