Strappo Pd-M5s, da Bari Elly Schlein attacca Conte: «Così aiuta la destra, una sberla alle persone perbene» – Il video
«Chi ha iniziato a fare politica con palazzo Chigi capisco che non abbia dimestichezza con la militanza e con i gazebo. Pretendo però che si abbia rispetto. È una sberla per tutta la gente perbene che si stava preparando ad andare a votare». Dal palco di Bari, che ha raggiunto nella serata del 5 aprile per sostenere la candidatura di Vito Leccese, Elly Schlein punta il dito contro Giuseppe Conte, reo di aver ritirato Michele Laforgia dalle primarie del campo largo. «Non ci sono più le condizioni per svolgere seriamente le primarie», ha detto il leader dei 5 Stelle dopo la seconda inchiesta giudiziaria in poche settimane che ha coinvolto l’amministrazione pubblica Barese e pugliese. La segretaria dem accusa invece Conte di aver regalato così il Comune alla destra. «È un’illazione dire che entrambi i candidati si potessero avvalere di mezzi poco trasparenti», scandisce da piazza Umberto, «così aiutano la destra. Abbiamo bisogno di una politica che guardi alle prossime generazioni e non i sondaggi. Sulla legalità non accettiamo lezioni di moralità da nessuno». Schlein spiega di aver cercato di evitare lo strappo con i 5 Stelle: «Abbiamo sempre lavorato per l’unità, ci serve a costruire l’alternativa alle destre. È più facile distruggere che costruire», definendo poi «unilaterale» la decisione di Conte e del Movimento, che non sarebbero stati disponibili a trovare altre soluzioni. L’abbraccio e il sostegno poi a Leccese: «Siamo pronti a sostenerti se vorrai tentare ancora la strada dell’unità dialogando con Michele Laforgia per evitare la rottura e la spaccatura che loro hanno prodotto ieri, trovando una sintesi unitaria»
Conte: «La legalità non è un valore negoziabile»
Non arretra di un millimetro l’ex premier Conte che, mentre la segretaria Pd è a Bari, replica sui social. «Per il Movimento 5 Stelle la legalità non è un valore negoziabile, non è merce di scambio», scrive Conte, «il coraggio del nostro Movimento testimonia ai cittadini che c’è una comunità che non si arrende, che non rinuncia a vedere nella politica uno strumento al servizio di tutti e non un passe-partout per la carriera di pochi». Il leader M5s difende quindi la scelta di ritirare Laforgia dalle primarie del campo largo e presentarlo da solo alle Comunali, rompendo con il Pd, perché «le notizie arrivate in questi giorni da Bari hanno restituito l’immagine di una politica lontana da quella cultura del servizio e della trasparenza che dovrebbe invece esserne tratto distintivo».
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