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Cooperanti uccisi a Gaza, l’inchiesta dell’Idf: «Un errore, rimossi i responsabili». La replica dell’ong Wck: «Serve un’indagine indipendente»

05 Aprile 2024 - 15:20 Redazione
I diretti responsabili dell'attacco, tra cui il comandante dell'unità di fuoco e il capo dello staff della Brigata - sono stati sollevati dal loro incarico

L’uccisione dei sette cooperanti della ong World Central Kitchen avvenuta lo scorso 1 aprile in un raid condotto da Israele a Gaza «non sarebbe dovuto accadere» ed è «contraria agli standard operativi». È quanto emerge dai risultati dell’inchiesta dell’esercito israeliano su quanto accaduto, presentata al capo di stato maggiore, Herzi Halevi. «Coloro che hanno approvato il raid erano convinti di colpire operativi armati di Hamas e non impiegati di Wck. L’attacco è un grave errore che deriva da una seria mancanza, dovuta ad un’identificazione errata, a errori nelle decisioni e a un attacco contrario a standard operativi. L’Idf solleverà i responsabili», prosegue l’indagine che ricostruisce quanto sarebbe accaduto quel giorno, ma che non convince l’ong coinvolta secondo cui è poco credibile un’inchiesta che è tutto fuorché indipendente.

Sollevati dall’incarico i responsabili

I diretti responsabili dell’attacco – tra cui il comandante dell’unità di fuoco, un maggiore, un colonnello della riserva e il capo dello staff della Brigata – sono stati sollevati dal loro incarico. «Le forze dell’ordine hanno identificato un uomo armato su uno dei camion degli aiuti e subito dopo un altro ancora», riferisce l’indagine. «Dopo che le tre auto hanno lasciato il deposito dove erano stati scaricati gli aiuti, uno dei comandanti ha erroneamente supposto che gli individui armati fossero a bordo delle auto e li ha scambiati per terroristi di Hamas. Le forze di sicurezza non hanno riconosciuto i veicoli in questione come facenti parte del Wck e li hanno presi di mira, con il tragico risultato dell’attacco che ha causato la morte di sette operatori umanitari innocenti», prosegue l’inchiesta. Tali risultati sono stati riferiti ai responsabili del Wck e agli ambasciatori internazionali.

La replica della Wck: «Serve indagine indipendente, non dell’Idf»

Parole che valgono ben poco per la World Central Kitchen. «Le scuse dell’esercito israeliano per l’oltraggiosa uccisione dei nostri colleghi rappresentano un freddo conforto. Le nostre operazioni rimangono sospese», ha dichiarato Erin Gore, Ceo della Wck in merito ai risultati dell’inchiesta. I membri di Wck chiedono la creazione di una commissione indipendente per indagare su quanto accaduto davvero l’1 aprile: «L’Idf non può indagare in modo credibile sul proprio fallimento a Gaza».

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