Ilaria Salis, a Torino finti manifesti elettorali del Pd per le europee: la frecciata del movimento di destra a Elly Schlein
Prosegue incessante la guerra contro Ilaria Salis, l’ex docente 39enne in carcere in Ungheria da febbraio 2023. A Torino sono spuntati una serie di finti manifesti elettorali in vista delle europee di giugno che ritraggono Ilaria Salis candidata per il Pd, il cui programma comprenderebbe quattro punti: «Terrorismo antifascista, pestaggi, assalti, associazione a delinquere». Sono stati affissi la scorsa notte proprio davanti alle sedi torinesi del Partito Democratico, in segno di sfregio, e in altre aree della città. Si tratta di un’operazione che è stata rivendicata da un movimento di destra, La Barriera. Accanto ai manifesti elettorali fake ne hanno posizionati altri con il volto tumefatto di una delle presunte vittime dei pestaggi di cui è accusata la 39enne: «Vittima di Ilaria Salis», si legge nella didascalia.
L’attacco (infondato) contro Elly Schlein
«Abbiamo deciso di fare questo provocatorio blitz in seguito alla ridicola e indecente proposta di Elly Schlein, e del suo Partito democratico di candidare nelle loro liste per le elezioni europee Ilaria Salis. Arrestata, e tuttora legittimamente detenuta, a Budapest, in seguito a vari pestaggi commessi contro persone identificate, da lei e i suoi sodali, come di destra», dichiara il movimento in una nota. «Pur non sorprendendoci, riteniamo molto preoccupante che la sinistra istituzionale, da sempre attivissima nel dare lezioni di democrazia e correttezza politica, oltre che nel pretendere pene esemplari per chiunque anche soltanto esprima un’opinione differente dalla loro, sia disposta a tutto. Arrivando addirittura a proporre una candidatura alle elezioni europee, soltanto perché appartenente alla loro area politica», conclude.
La smentita di Schlein
Tuttavia, va ricordato che nei giorni scorsi Elly Schlein ha smentito l’ipotesi di una candidatura della 39enne tra le fila del Pd. Precisando che si tratta di «un’ipotesi che non è in campo». E che «non c’è alcuna trattativa in corso».
Foto di copertina di Ansa