Israele, atteso un «significativo» attacco dell’Iran. Due esplosioni vicino a Damasco. «La difesa aerea siriana ha colpito due obiettivi»
Alcune esplosioni nelle vicinanze della capitale siriana Damasco. A riferirlo su X è Arab news. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, la difesa aerea siriana ha colpito due obiettivi a sud di Damasco. L’esercito israeliano ha recuperato il corpo del 47enne Elad Katzir, rapito lo scorso 7 ottobre dalla Jihad islamica nel kibbutz di Nir Oz. A riferirlo sono fonti militari. Il recupero è avvenuto a Khan Yunis, nel sud della Striscia, dopo che le spoglie sono state «localizzate sulla base di intelligence dell’Idf e dello Shin Bet». Katzir fu rapito insieme alla madre Hanna, poi liberata lo scorso 24 novembre. Il padre Avraham fu invece ucciso nel kibbutz. Intanto l’Iran continua a minacciare Israele dopo l’attacco di una sua ambasciata a Damasco, che ha portato all’uccisione di un comandante di alto livello delle Guardie Rivoluzionarie di Teheran, Mohammad Reza Zahedi. «L’attacco israeliano non rimarrà senza risposta. La vendetta dell’Iran è inevitabile e Teheran deciderà come e quando effettuare l’operazione di rappresaglia», ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane Mohammad Bagheri, citato dall’Irna. «Il recente attacco israeliano alla sede del consolato iraniano nella capitale siriana, Damasco, è una sorta di follia e rappresenta il suicidio del regime sionista», ha aggiunto durante i funerali del generale.
Il bilancio della Bbc a sei mesi dall’intervento di Israele
Oggi sono passati sei mesi dall’attacco di Israele nella Striscia di Gaza. Almeno 33.000 palestinesi uccisi, secondo il ministero della Sanità di Hamas, e circa 13.000 combattenti dell’organizzazione terroristica morti, secondo le Forze di difesa israeliane (Idf). Oggi la Bbc si chiede se sia vicino il raggiungimento degli obiettivi militari dopo l’attacco del 7 ottobre 2023 quando Hamas uccise circa 1.200 israeliani e prese in ostaggio 253 persone. Secondo l’emittente inglese gran parte della Striscia è stata distrutta. Molti degli esponenti di Hamas – come il suo leader, Ismail Haniyeh – vivono all’estero, mentre gran parte della sua struttura di leadership militare si trova all’interno della Striscia. Quanto agli ostaggi, ne sono stati liberati 109 nell’ambito di scambi di prigionieri e solo tre sono stati tratti in salvo dall’Idf. I corpi di 12 ostaggi sono stati recuperati, incluso l’ultimo di oggi e i tre uccisi durante una operazione dell’esercito di Tel Aviv.
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