«Qui ci sono troppe capre mandiamole via». La battaglia del sindaco di Alicudi contro gli animalisti
Ad Alicudi, la più piccola delle isole Eolie, le oltre 600 capre che si sono moltiplicate negli anni stanno diventando un problema. Specialmente perché il loro numero supera di gran lunga quella dei cento abitanti e stanno distruggendo colture e muretti a secco. Il sindaco, riporta Repubblica Palermo, ha deciso di regalare le capre agli allevatori di tutta Italia. Un’azione non condivisa dagli animalisti che temono che i capi finiscano dritti al macello. L’assessorato regionale all’Agricoltura, lo scorso 27 marzo, ha pubblicato un avviso per «l’alienazione gratuita delle capre selvatiche». Entro le 14 del 10 aprile, tutti gli allevatori italiani potranno acquisirle gratuitamente con un massimo cinquanta capi di bestiame, che dovranno trasportare via a loro spese. «Sono già arrivate moltissime richieste», dice a Repubblica il sindaco di Alicudi Riccardo Gullo.
L’allarme degli animalisti
La presidente della Lndc Animal Protection, Piera Rosati, però non ci sta. Ha scritto all’assessore Luca Sammartino e al governatore Renato Schifani esprimendo «totale disapprovazione per questa decisione». «Passeranno dall’essere libere e serene a una vita di prigionia e sfruttamento – spiega l’attivista – per poi, probabilmente, finire al macello? La cosa paradossale è che l’isola di Alicudi, nel portale turistico gestito dalla Regione siciliana, viene descritta come un posto dove poter vivere a contatto con la natura. E invece ora da quella natura vogliono eliminare delle creature che ne sono parte integrante. Come al solito, a pagare saranno gli animali, per l’incapacità di gestione dell’uomo che, dopo aver importato sull’isola le capre, avrebbe dovuto effettuare adeguate attività di monitoraggio e controllo delle nascite, per evitare che si arrivasse a un numero eccessivo, se il problema è realmente questo».
«Le capre camminano sui tetti, è una situazione insostenibile»
Alle accuse ha replicato Carolina Barnao, assessora comunale di Lipari: «Alicudi è un’isola con una conformazione particolare composta solo da gradini e mulattiere, senza strade. Inoltre, purtroppo, alcune caprette sono precipitate dalle scogliere e sono state trovate senza vita. Abbiamo anche fatto fare un’indagine scientifica, perché per noi è importante il benessere degli animali, come quello degli isolani». In base al monitoraggio di Dream Italia la proliferazione delle capre è aumentata per colpa della fuga di alcuni animali da allevamenti privati, diversi anni fa. Barnao parla a Repubblica Palermo di una situazione oramai incontrollabile: «Ad Alicudi le capre passeggiano sui tetti delle case, mangiano tutto il raccolto degli orti, li danneggiano e distruggono anche le vasche d’acqua e i muretti a secco. Alcune di esse, essendo inselvatichite, sono diventate anche aggressive. Il problema del sovraffollamento delle capre, anche se in proporzioni minori, c’è anche in altre isole dell’arcipelago, da Stromboli a Vulcano».
(Foto di chris robert su Unsplash)
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