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Vaticano: «Aborto, maternità surrogata e suicidio assistito ledono la dignità umana». Il documento del Dicastero per la dottrina

08 Aprile 2024 - 13:12 Massimo Ferraro
Dignitas infinita è la dichiarazione che fa sintesi del magistero di Papa Francesco: l'allarme sulla teoria gender, sulle persecuzioni agli omosessuali, contro la guerra, le torture e i femmincidi

Ci sono voluti cinque anni di lavoro per la stesura di«Dignitas infinita», la dichiarazione pubblicata dal Dicastero per la Dottrina della fede in cui si fa sintesi dei primi dieci anni di magistero di Papa Francesco. Dall’aborto alla violenza di genere, dalle guerre all’eutanasia, in venti pagine divise in presentazione, introduzione, quattro capitoli tematici e una conclusione, più altre quattro pagine di note, vi è un elenco di quelle che sono considerate le «gravi violazioni» della dignità umana. Così si passa dai temi più generali a quelli bioetici e a quelli sociali. Il documento è stato messo a punto dall’attuale guida dell’ex Santo Uffizio, Victor Manuel Fernandez, e il braccio destro don Armando Matteo, vicinissimi a Bergoglio il quale – si legge nelle premesse – ha voluto che fossero in particolare evidenziate le «tematiche strettamente connesse al tema della dignità, come ad esempio il dramma della povertà, la situazione dei migranti, le violenze contro le donne, la tratta delle persone, la guerra ed altre».

I temi bioetici e sociali

Nei primi tre capitoli vengono affrontati i principi fondamentali, per passare poi ai temi più specifici, con l’elenco puntuale delle violazioni a quella dignitas umana che dà il titolo alla Dichiarazione. Una delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo è la «povertà», poi la guerra che è una «sconfitta dell’umanità» e il «travaglio dei migranti». Si prosegue con la tratta delle persone, gli abusi sessuali – che lasciano «profonde cicatrici nel cuore di chi lo subisce» – e lo «scarto dei diversamente abili». Il testo si sofferma sulle discriminazioni e le violenze contro le donne. Tra queste, vengono citate la costrizione all’aborto «per soddisfare l’egoismo dei maschi» e «la pratica della poligamia». Per la prima volta in una dichiarazione dottrinale viene condannato esplicitamente il «femminicidio». E si legge: «Fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita, l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile». Tra le altre pratiche a essere condannate, la «maternità surrogata, fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre», che «lede gravemente la dignità della donna e del figlio». In questo passaggio, viene ribadita la richiesta del Papa di renderlo un reato universale. Una condanno poi anche al suicidio assistito e alla eutanasia, perché «la sofferenza non fa perdere dignità al malato».

La teoria del gender

Il documento denuncia poi le discriminazioni contro i diversamente abili e la possibilità di cambiare sesso, che «rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto fin dal momento del concepimento». Negativo il giudizio sulla cosiddetta teoria del gender, con una critica alle discriminazioni e violenze contro le persone per il loro orientamento sessuale. «La teoria del gender è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali», si legge subito dopo. Infine, spazio anche alle nuove forme di violenza, quelle “digitali”, come «cyberbullismo e diffusione di pornografia, sfruttamento delle persone a scopo sessuale o tramite il gioco d’azzardo» sul web.

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