Delega fiscale, la semplificazione sull’imposta di successione: al via precompilata e calcoli fai da te
Semplificare, se non ci sono risorse per tagliare, il sistema impositivo italiano. È la direzione che il governo intende assumere con il dodicesimo decreto attuativo della delega fiscale. Appuntamento alle 11 e un quarto di oggi, 9 aprile, a Palazzo Chigi. Il Consiglio dei ministri esaminerà preliminarmente il testo che mira alla responsabilizzazione del contribuente: sarà il cittadino a calcolare (quasi) tutte le imposte dovute, con successiva verifica da parte dell’amministrazione finanziaria. Ma il nucleo delle novità si ravvisa in materia di successioni, per le quali si vorrebbe introdurre una sorta di dichiarazione precompilata.
La documentazione da allegare
Il passaggio, scrive Il Sole 24 Ore, sarà graduale e «partirà dalla riduzione della documentazione da allegare alla denuncia, eliminando le indicazioni degli estratti catastali relativi agli immobili e il certificato dei pubblici registri, con l’indicazione degli elementi per individuare le navi e gli aerei». Previste modifiche anche sui trasferimenti di azienda che avvengono in ambito familiare: qualora il mantenimento della attività o la titolarità delle quote durino per un periodo non inferiore a cinque anni dal trasferimento, si potrà ottenere un’agevolazione della tassazione. Ancora, il decreto attuativo dovrebbe inserire dei meccanismi premiali per il versamento anticipato delle imposte sui beni destinati alla successione: «Un meccanismo che, da un lato, consente ai contribuenti una maggiore programmazione fiscale e, dall’altra, offre all’erario la certezza dell’incasso anticipato».
Il calcolo dell’imposta
L’imposta per questi casi si calcola sulla base del valore dei beni e sul rapporto che esistente tra disponente e beneficiario. «Per evitare incertezze interpretative sugli effetti del pagamento anticipato, è previsto che l’imposta pagata dal disponente o dal trustee in sede di dichiarazione di successione deve considerarsi pagata a titolo definitivo e non è restituita neanche nei casi in cui non si realizzi íl trasferimento a favore del beneficiario». Infine, nell’alveo della semplificazione sul calcolo e sulla dichiarazione relativa alla successione, si introdurrà il principio dell’autoliquidazione, che varrà anche per l’imposta di registro. Per le successioni, il decreto delegato prevederebbe che il pagamento dell’imposta autoliquidata (che diventa l’imposta principale) avvenga entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione. Se in una fase successiva si rendesse necessario l’accertamento o la rettifica del fisco, si determinerebbe un’imposta cosiddetta complementare.
L’eliminazione della suppletiva
Il sistema, dunque, porterebbe all’eliminazione dell’imposta suppletiva, sostituita dall’importo rideterminato dagli uffici. Infine, il decreto attuativo ingloba le ultimi determinazioni della Corte di cassazione sulle donazioni indirette. Si legge sul Sole: «Il prelievo più elevato dell’8% scatta solo se la liberalità risulta da dichiarazioni reso in procedimenti di accertamento. Mentre qualora le liberalità indirette siano registrate volontariamente tornano applicabili le aliquote e la franchigie. Inoltre sono esenti da imposta di donazione le liberalità d’uso (come nel caso dei regali di Natale o le mance)».
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