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Servizi, Meloni nomina il nuovo direttore dell’Aisi: è Bruno Valensise. Seguirà il G7 in Puglia

09 Aprile 2024 - 13:21 Felice Florio
Rotta la tradizione che, dal 2008, vedeva il ruolo assegnato a un uomo dell'Arma dei carabinieri

Il totonomi che vedeva contrapposti il vicedirettore dell’Aisi, Giuseppe Del Deo, e il vicedirettore del Dis, Bruno Valensise, si è risolto con la scelta del secondo: sarà lui, a decorrere dal 19 aprile, il nuovo direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna. Succederà al generale Mario Parente, che guidava l’organizzazione da otto anni. Giorgia Meloni, «sentito il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica», ha fatto la sua scelta, anche con una certa fretta: la presidente del Consiglio voleva chiudere la partita in tempo per permettere al nuovo direttore di lavorare al delicato appuntamento del G7 in Puglia, previsto a giugno. Secondo alcuni, la decisione creerà degli attriti l’Arma dei Carabinieri e l’esecutivo: rotta la tradizione che, dal 2008, voleva un generale dell’Arma alla guida dell’Aisi. Prima di Valensise, infatti, al vertice dell’organizzazione ci sono stati Giorgio Piccirillo (2008-2012), Arturo Esposito (2012-2016) e, appunto, Mario Parente (2016-2024).

La prima a congratularsi per la nomina di Valensise è stata Licia Ronzulli. In una nota, la vicepresidente del Senato di Forza Italia ha detto che la scelta «premia la competenza, l’esperienza e la conoscenza di un settore nevralgico per il Paese come quello dell’intelligence, acquisita sul campo, anche in qualità di vicedirettore vicario del Dis». Dopo di lei, Maurizio Gasparri, anche lui soddisfatto poiché «è stata premiata competenza e professionalità». Valensise, storico dirigente dei servizi, ha una lunga carriera alle spalle sia nell’Aisi che nel Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Ha ricoperto il ruolo direttore della Scuola di formazione dell’intelligence e ha guidato l’ufficio centrale per la Segretezza del Dis. Nella decisione finale che ha portato alla sua nomina, pare che abbia giocato un ruolo la stima che il sottosegretario Alfredo Mantovano nutre per lui.

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