I droni russi in Ucraina guidati grazie a Starlink, il contrabbando in Donbass sui terminali di Musk (che nega)
Ci sono anche i terminali di Starlink tra i prodotti che si possono acquistare sul sito di e-commerce russo shoppozz.ru, dove anche le truppe di Mosca possono aggirare il divieto sull’uso dei router indispensabili per godere del servizio satellitare sviluppato da SpaceX di Elon Musk. L’inchiesta del Wall street journal ha fatto emergere come la maggior parte degli ordini provengono dai territori dell’Ucraina occupata. A fare le consegne ci sarebbero non meglio precisati volontari. Un fenomeno già denunciato lo scorso febbraio dal capo dell’intelligence di Kiev, Kyrylo Budanov. Musk aveva provato a smentire, assicurando che i suoi satelliti non si collegano ai dispositivi russi.
Così i russi aggirano i divieti su Starlink
Il Wall Street journal però sostiene che i terminali di Starlink che già vengono contrabbandati in Russia funzionano perfettamente, essendo questi registrati in paesi dove non ci sono divieti sul sistema di Musk e poi sfruttati con la funzionalità di roaming. La rete dietro questo contrabbando sarebbe molto ampia e passa da Africa, Sud-Est asiatico ed Emirati Arabi Uniti. In questo modo i dispositivi arrivano anche in finte scatole per la pizza e finiscono di fatto nelle mani dell’esercito del Cremlino che possono quindi sfruttarli, per esempio, per il controllo dei droni e le comunicazioni.
I guerriglieri in Sudan e Yemen connessi grazie a Musk
Sulla scorta dell’esperienza russa, il fenomeno si sta allargando anche in altri scenari di guerra. Come per esempio in Sudan, dove il gruppo paramilitare Rapid Support Forces, già accusato dagli Stati Uniti per crimini di guerra, usa Starlink per accedere a internet. È così che i guerriglieri avrebbero aumentato la propria capacità offensiva, dopo essere riusciti ad allargare la rete per il reclutamento. Le autorità locali hanno contattato i vertici di Starlink per disattivare il servizio in aree precise, dove sono attivi i paramilitari. Ma dalla sede americana non hanno mai ricevuto risposta. Secondo Il Wall street journal altri terminali di Starlink sono stati contrabbandati in Yemen e Iran, aggirando così ogni tipo di possibile limitazione da parte dell’Occidente.
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