Chi sono i dispersi della strage alla centrale di Suviana: «Un inferno lì sotto, impossibile raggiungerli»
Vincenzo Garzillo, Adriano Scandellari, Alessandro D’Andrea, Paolo Casiraghi. Sono questi i nomi dei dispersi dopo l’esplosione della centrale idroelettrica di Suviana. I loro nomi sono in un elenco differente rispetto a quello di Vincenzo Franchina, Mario Pisani e Pavel Petronel Tanase, i cui corpi sono stati ritrovati. Ma i vigili del fuoco che coordinano le operazioni dicono che ci sono poche, se non nulle speranze di trovarli vivi. «Con le torce siamo riusciti a farci un quadro piuttosto preciso. Sparsi ovunque c’erano i rottami della turbina, calcinacci e interi blocchi calcestruzzo. Deve essere stata un’esplosione violentissima visto come erano ridotti gli ambienti», dice Giovanni Cirmi, che guida i sommozzatori.
Nessuna traccia
Il comandante della Guardia di Finanza spiega a Repubblica di temere che non ci sia stato scampo per le persone investite dallo scoppio e dalle fiamme. «Le parti metalliche della turbina sono state proiettate in ogni direzione. In alcuni punti i pezzi di metallo si sono incastrati nelle mura. Non avevo mai visto una cosa del genere, deve essere stato spaventoso», aggiunge. E dei dispersi dentro la centrale non c’era nessuna traccia: «Siamo andati avanti fin che è stato possibile, ma a quel punto siamo stati costretti a risalire, era troppo pericoloso continuare. Non c’erano le condizioni di sicurezza minime per continuare a operare». Per questo, spiega, «le condizioni oggettive ci dicono che le possibilità sono poche, ma fin quando c’è anche una sola possibilità noi come sempre faremo tutto il possibile».
I dispersi
Garzillo, napoletano di 68 anni, è anche lui come Pisani un ex dipendente di Enel in pensione. Alla centrale di Bargi lavorava come consulente. A lui spettava la supervisione delle operazioni di riattivazione dei macchinari. Ovvero proprio quello che stava effettuando la squadra di 15 operai quando è scoppiato l’alternatore. Prima di Suviana aveva lavorato alla centrale di Presenzano nel Casertano. Scandellari, dipendente di Enel Green Power, era stato premiato l’anno scorso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la Stella al Merito del Lavoro. Padre di due figlie di 16 e 14 anni, l’ex sindaco di Ponte San Nicolò Enrico Rinuncini lo descrive come un pilastro della sua comunità.
L’inferno
Alessandro D’Andrea, 37 anni, tecnico specializzato, è dipendente della Voith Hydro di Cinisello Balsamo. Soprannominato “Il Tosco”, è nato a Forcoli in provincia di Pisa ma si è trasferito da alcuni anni nel milanese. Paolo Casiraghi ha invece 59 anni e lavora per la Abb di Sesto San Giovanni. Ha sempre vissuto tra Niguarda e Bicocca ed è tifoso dell’Inter.
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