Pompei, scoperti nuovi straordinari affreschi in un’antica sala delle feste: «Uno scrigno infinito di tesori» – Le foto
Nuovi straordinari artefatti stanno emergendo dagli scavi in corso a Pompei, il sito archeologico alle porte di Napoli là dove sorgeva la città distrutta dal Vesuvio nel 79 dopo Cristo. I recenti scavi nella cosiddetta “Regione 9”, un’ampia zona commerciale e residenziale della città sin qui mai liberata dai metri di cenere e macerie che la sommergevano, hanno infatti portato alla luce una «stanza nera» di valore inestimabile. Al suo interno sono stati rinvenuti in particolare una serie di affreschi considerati tra i più raffinati dell’intero sito. In uno di essi si vede Apollo tentate di sedurre la sacerdotessa Cassandra. Ma il suo rifiuto del dio, secondo il mito, portò le sue profezie ad essere ignorate. Un secondo affresco mostra un altro episodio strettamente collegato: l’incontro tra Paride e Elena, dal cui amore «maledetto» – come profetizzato da Cassandra – scaturirà la guerra di Troia. Tutti gli affreschi sono dipinti sugli alti muri neri di quella che pare fosse un grande salone da banchetti, la cui pavimentazione è composta da un mosaico da oltre un milione di tessere bianche. Il colore scuro delle pareti fu probabilmente scelto per celare i depositi di fumo delle lampade usate per le feste serali, ha spiegato il direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel alla Bbc, che ha pubblicato in anteprima le immagini della sensazionale scoperta. «Con la luce delle lucerne quelle immagini riprendevano vita, e diventavano scene su cui gli antichi abitanti di Pompei discorrevano per parlare delle loro vite», ha spiegato ancora Zuchtriegel in un video diffuso dal ministero della Cultura.
La soddisfazione di Sangiuliano e il futuro degli scavi
Fiero della nuova scoperta si è detto anche il ministro Gennaro Sangiuliano: «Pompei è davvero uno scrigno di tesori che non finisce mai di sorprenderci e di destare stupore perché, ogni volta che scaviamo, troviamo qualcosa di bello e di significativo. Noi crediamo in questo unicum mondiale che
rappresenta Pompei e per questo in legge di Bilancio abbiamo finanziato nuovi scavi. Bisogna andare avanti nella tutela di questo importante sito ma anche nella sua valorizzazione», il commento del ministro. Gli scavi nella “Regione 9” sono iniziati un anno fa e proseguono ancora alacremente, con le tecniche già avanzate e procedure di massima “delicatezza” per preservare le opere d’arte via via scoperte. Un terzo dell’antica città di Pompei resta d’altronde ancora da riscoprire, sotto una fitta coltre di ceneri e macerie vulcaniche.
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