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Strage di Suviana, trovato il corpo di Alessandro D’Andrea: le vittime salgono a 6. I Vigili del fuoco: «Due morti mentre cercavano di scappare»

11 Aprile 2024 - 20:40 Redazione
I corpi di Adriano Scandellari e Paolo Casiraghi sono stati trovati al piano -9 ormai allagato. Erano nel percorso di fuga, ma non sono riusciti a mettersi in salvo

Resta ancora un disperso, Vincenzo Garzillo, 68 anni di Napoli, della strage alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, dopo che i sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno individuato la sesta vittima dell’incidente. Si tatta di Alessandro D’Andrea, 37 anni, tecnico specializzato originario di Forcoli, in provincia di Pisa, dove ha vissuto fino a tre anni fa prima di trasferirsi in Lombardia con la sua compagna. D’Andrea lavorava per la Voith di Cinisello Balsamo, nel Milanese.

Il ritrovamento di Paolo Casiraghi

Nelle ore precedenti erano stati individuati i corpi senza vita di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Era un tecnico della Abb. Una vita trascorsa nella zona nord di Milano, fra Niguarda e Bicocca, una passione per l’Inter, una vita fatta di viaggi per lavoro. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina insieme a quello di un altro lavoratore, il padovano Adriano Scandellari, 57enne lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro. Era stato insignito da poco con la stella al merito per il lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Un pezzo di turbina trovato al piano -4

La forte esplosione avrebbe fatto arrivare un pezzo della turbina in azione nei livelli più bassi della centrale a pozzo, fino al livello -4. Solo dopo il recupero dei dispersi sarà possibile oltre a capire i danni alla struttura, la dinamica dell’incidente. I soccorsi sono comunque difficili. Oltre all’acqua contaminata ci sono anche detriti di diversi pesanti, quasi impossibili da spostare. «Non ci siamo fermati un attimo. Stiamo lavorando alla ricerca dei dispersi, la priorità è per loro», spiega Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile durante il punto stampa. Oggi sono stati recuperati due corpi di due dispersi. Curcio nel corso del punto ha parlato anche sul pericolo di danno ambientale, su cui Regione e protezione civile con vigili del fuoco, stanno già lavorando. Questo perché sono presenti degli olii dati dall’impianto che potrebbero generare danni al bacino idrico.

«Hanno provato a scappare»

Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici, ha spiegato che i corpi di Scandellari e Casiraghi sono stati trovati al piano -9, tra quelli allagati dopo l’esplosione. Turturici ha detto che la morte «li ha colti probabilmente mentre stavano scappando, visto che i corpi sono stati ritrovati nel percorso di fuga». Si sarebbe trattato di un ultimi tentativo disperato, dopo che altri però erano riusciti a sopravvivere in quel modo: «Ci sono state persone che sono riuscite a scappare, non c’è stato un evento istantaneo che ha impedito loro di tentare una via di fuga – ha aggiunto Turturici -. Secondo quello che è successo, in base a dove abbiamo trovato le prime vittime e alle persone rimaste ferite ma salve, è verosimile che tutti abbiano avuto la possibilità di muoversi dal loro posto di lavoro, così come chi era dentro un tentativo di evacuazione l’ha compiuto».

L’inchiesta della procura di Bologna. Enel: «Nessuna catena di subappalti»

«Ci sono accertamenti in corso sugli appalti e i subappalti, abbiamo dato una delega per questo. Non è che il subappalto di per se stesso è un problema, è una figura giuridica prevista dal codice civile a cui tradizionalmente si ricorre per avere personalità specifiche. Non deve essere vista in ottica pregiudizialmente negativa, lo sguardo verso le competenze non deve essere ideologico. Qui noi valuteremo le condizioni delle ditte e se dal punto di vista normativo, di prevenzione e infortunistica è stato fatto tutto», ha detto il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, nel corso di un punto stampa sulla strage di Suviana. La procura di Bologna indaga per disastro e omicidio colposi. «Non c’è nessuna catena di subappalti. Le aziende hanno scelto in autonomia. Non meritiamo questo tipo di affermazioni», ha detto l’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, durante il punto stampa.

La dinamica, ancora da chiarire

Ed è polemica sugli allarmi inascoltati. Qualche minuto prima dell’esplosione gli studenti delle scuole medie in gita nella zona hanno percepito cattive esalazioni che provenivano dall’impianto. Hanno lasciato l’impianto quando, nello stesso momento, Vincenzo Franchina, Mario Pisani e Pavel Petronel Tanase stavano lavorando insieme ai loro 12 colleghi alla prova di messa in esercizio che doveva concludere la revisione complessiva della valvola rotativa dell’impianto gestito da Enel Green Power.  Oggi i sindacati hanno manifestato una manifestazione a Bologna sulla sicurezza sul lavoro. Ma Enel Green Power, che ha espresso a cordoglio per le vittime, ha dichiarato di sentirsi parte lesa nell’incidente. L’amministratore delegato Salvatore Bernabei ha sottolineato: «Per i lavori avevamo scelto tra le migliori società nel campo elettrico ed idroelettrico. Quando mi rivolgo a un contractor, mi aspetto che sia sinonimo di prestigio e serietà». Alla centrale di Bargi il gruppo numero uno era stato già collaudato con successo. I lavoratori specializzati stavano mettendo alla prova il secondo alternatore. Ed è su questo aspetto che va fatta chiarezza.

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