L’uomo che ha dato fuoco al suo cane a Palermo è incapace di intendere e di volere: «Archiviate il caso»
Aveva dato fuoco al suo cane Aron, morto dopo tre giorni di agonia a Palermo. Ma C.R. è stato dichiarato incapace di intendere e di volere. Per questo il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione del suo caso. Ma anche il ricovero in una comunità terapeutica assistita. C’è però un problema, spiega oggi l’edizione palermitana di Repubblica: nelle strutture non ci sono posti liberi. L’uomo in ogni caso non è imputabile proprio perché incapace di intendere e di volere. C.R. era finito ricoverato a Villa Sofia. Poi qualcuno lo ha visto tornare proprio all’ex parcheggio Panno. Dove una sera di gennaio i residenti della zona sono stati svegliati dai lamenti del pitbull. Un uomo e una donna avevano portato il cane arso vivo nella clinica veterinaria Zarcone. L’animale ha lottato tre giorni prima di morire.