La prof sospesa dopo la relazione con la studentessa 14enne, il rapporto sessuale a casa sua e le scenate di gelosia a scuola
È stata sospesa per un anno un’insegnante di 55 anni di Pescara accusata di aver avuto rapporti sessuali con una studentessa di 14 anni. La docente di italiano è stata interdetta dal lavoro con un provvedimento del Gip del Tribunale di Pescara Francesco Marino, che ha anche deciso il divieto assoluto di contatti di qualsiasi genere tra la donna e la ragazza, che oggi ha 16 anni. Come riporta il Centro, la vicenda è emersa dopo la denuncia della psicologa della scuola, dopo che la ragazza si era confidata con lei. Alla terapeuta la 14enne aveva raccontato di quel rapporto anomalo con la professoressa, con la quale ci sarebbe stato anche un rapporto sessuale. Al di là del fatto che la ragazza fosse consenziente, secondo il gip «il rapporto di affidamento tra il precettore e allieva, vale a neutralizzare l’efficacia del consenso del minore».
Il racconto alla psicologa
Alla psicologa la 14enne ha raccontato di una serie di incontri clandestini avvenuti nelle aule della scuola con la docente. In quelle occasioni si sono scambiate baci e carezze. Tutti comportamenti descritti dalla ragazza come spontanei e liberi da ogni tipo di costrizione. Nell’ordinanza che ha interdetto la docente, il gip scrive che la ragazza «ha riferito di essersi sentita confusa, di aver iniziato a provare qualcosa per lei anche se ancora non lo realizzava». La pm Gabrialle De Lucia aveva chiesto per la docente gli arresti dai domiciliari. Richiesta non accolta dal giudice che ha ritenuto sufficiente vietare alla donna di avere altri contatti con la ragazza. Una misura considerata comunque eccessiva dall’avvocata Carla Tiboni, che assiste l’insegnante, pronta a presentare ricorso in attesa che venga depositata la perizia sul cellulare della ragazza, con le chat avute con la donna.
L’inizio della relazione e la chat
I primi contatti tra l’insegnante e la studentessa sarebbero iniziati nel 2022, con messaggi descritti dalla stessa ragazza come «particolari», soprattutto perché arrivavano da una docente. A Natale di quell’anno il rapporto divenne più esplicito, con l’insegnante che mandava messaggi anche in piena notte con testi come: «Quanto ti voglio bene, quanto sei bella, ti sta bene la maglietta… sei bona». La ragazza dice di aver interpretato quei messaggi come ironici: «Pure io glielo dicevo anche perché lei è davvero una bella donna». Finché non è arrivato l’appuntamento a casa della docente, dove sarebbe avvenuto il rapporto sessuale.
Le scenate di gelosia
Con il tempo gli incontri tra le due sono stati meno frequenti, avendo orari a scuola spesso differenti. Il gip scrive che gli incorni «avvenivano in laboratorio o in bagno, si baciavano ma non c’era più stato un rapporto completo come quello avvenuto nella casa della professoressa». E poi sono arrivate le prime scenate di gelosia da parte dell’insegnante, mentre la ragazza si dimostrava sempre più fredda perché intenzionata a troncare il rapporto.
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