Sparo di Capodanno il deputato Pozzolo presenta 70 querele
Dopo la chiusura delle indagini della procura di Biella, il deputato Emanuele Pozzolo, unico indagato per lo sparo nella notte di Capodanno a Rosazza nel quale è stato ferito, accidentalmente, un uomo di 31 anni, annuncia di avere presentato una settantina di querele. Sono esposti per «per diffamazione, calunnia ed esternazioni che ho ricevuto a partire da gennaio». Il parlamentare, sospeso momentaneamente da Fratelli d’Italia, si riferisce a post e commenti sui social, ma anche ad affermazioni pubblicate dagli organi di informazione.
«Alcune sono istigazione al suicidio»
«Sono state individuate insieme al mio legale (Andrea Corsaro, ndr)” spiega il deputato che ha documentato “alcune situazioni di diffamazione clamorose, istigazione al suicidio, o utilizzo non appropriato di immagini di minori. Queste persone dovranno assumersi le proprie responsabilità, se verranno valutate. A tutto c’è un limite». Negli oltre tre mesi dall’avvio delle indagini, Pozzolo e l’avvocato Corsaro, che è anche sindaco di Vercelli, ha catalogato tutti i commenti sull’episodio di Rosazza. Intanto la procura ha chiuso le indagini, tra cui la perizia sulle tracce di polvere da sparo, noto come stub, e quella balistica. Il rischio è che il parlamentare venga rinviato a giudizio per il ferimento di Luca Campana, il compagno della figlia di Pablito Morello, all’epoca caposcorta del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Pozzolo per ora è indagato per lesioni colpose, porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni o esplosioni pericolose. Il parlamentare FdI ha sempre respinto ogni accusa, precisando che quel colpo non è partito dalle sue mani.
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