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L’energia di Baby Gang, il girl power di Gaia e tanti, tantissimi ritorni: le nostre recensioni delle uscite della settimana

14 Aprile 2024 - 19:20 Gabriele Fazio

Michele Bravi – Tu cosa vedi quando chiudi gli occhi

Il più autentico degli album di Michele Bravi, cantautore che ha trovato in questa sua delicatezza estrema anche una chiave per far brillare la propria musica. L’artista mette in mostrala sua fascinosa fragilità, intesa come forza e coraggio di essere vulnerabile alla vita, profondamente umano come tutti noi. È come se lo zoom si stringesse sempre di più sul suo primo piano, sulla sua necessità di raccontare la vita attraverso il racconto di se stesso, del proprio amore, delle proprie letture, della propria personalissima visione. Ma riuscendo, straordinariamente, a non escludere mai l’ascoltatore. Certo, i rockettari duri e puri dribbleranno in scioltezza questo disco e potrebbe anche esserci chi lo giudica un approccio musicale eccessivamente smielato, molliccio. Perché comunque a farla da padrone è un sentimentalismo che corre senza freno a mano. Ma al netto di questo, parliamo di canzoni perfettamente strutturate: l’unico difetto è che sono talmente dirette e definite ed esplicite nella loro forma, che a chi non sente la necessità di quella forma potrebbe non piacere. Ma questo è ciò a cui va incontro chiunque sia artisticamente così saldo nel proprio carattere. Michele Bravi lo è certamente, lo è sempre di più, e questo è di sicuro un merito.