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Giorgia Meloni: «Sul terzo mandato decide il Parlamento, per ora non ci sono i voti. Autonomia? Sta andando avanti» – I video

15 Aprile 2024 - 14:33 Massimo Ferraro
Intervenendo dal Vinitaly la premier ha risposto alle domande sulla politica interna e sulla situazione in Medio Oriente

«A livello parlamentare, per ora, non c’è una maggioranza, ma è ancora presto per vedere». Dopo il suo intervento al Vinitaly di Verona, Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti a partire da una questione che un mese fa ha fatto fibrillare i partiti di centrodestra, ossia la possibilità di un terzo mandato per i presidenti di Regione. L’emendamento della Lega era stato bocciato dal Senato con i voti di Fratelli d’Italia e Forza Italia, dopo il voto contrario in Commissione. Sul tema, la premier ribadisce che se vi è una convergenza in aula per riproporre il testo, può anche trovare spazio, ma che non debba esserci una iniziativa del governo. «Io personalmente su questo sono laica, ma una iniziativa del governo sarebbe oggettivamente una forzatura», ha detto la presidente del Consiglio, «è una questione che interessa vari partiti, per cui se poi si trova una maggioranza in Parlamento, se c’è una disponibilità, si vedrà lì. Anche la tempistica in cui portare una proposta del genere penso possa vedere dei momenti in cui c’è un clima un po’ più sereno». La premier è intervenuta anche sull’iter della riforma sull’autonomia differenziata. Scherzando, ha risposto «non dipende da me, lungi dal governo mettere pressione al parlamento», per poi farsi seria: «sicuramente i gruppi parlamentari, in questo caso della maggioranza, hanno fatto del loro meglio per terminare il lavoro della commissione, che dovrebbe portare all’approvazione il 29 aprile. Dopodiché, dipende dall’andamento dei lavori parlamentari, da quanta opposizione verrà fatta». Meloni si è detta fiduciosa: «Tanto non è questione di un giorno in più o in meno, abbiamo dimostrato che il provvedimento sta andando avanti».

A Verona, arriva l’eco delle vicende pugliesi, le inchieste che hanno toccato il comune di Bari e la Regione e la decisione del ministro Piantedosi di nominare una commissione  di accesso nel capoluogo. «Se il Partito democratico si lamenta perché ritiene che la legge sullo scioglimento dei Comuni non sia adeguata possiamo parlarne», ha replicato, «ma se quello che ci chiedono è che le amministrazioni governate dal centrosinistra debbano avere un occhio di riguardo rispetto a tutte le altre, si capisce – ha concluso – che non è l’Italia che io voglio costruire». In apertura del suo intervento al Vinitaly, Meloni ha sottolineato di aver voluto confermare la sua presenza all’evento nonostante le difficoltà di questi giorni, riferendosi in particolar modo all’escalation delle ostilità in Medio Oriente. «Come governo, ribadiamo la ferma condanna per l’attacco iraniano contro Israele», ha spiegato la leader di FdI, credo però sia molto importante una de-escalation nel conflitto all’interno di quella regione. Sono contenta che ci sia una unità di vedute nel G7 su quello che va fatto.

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