Conte sfida ancora il Pd: «Si rilassi, se il M5s lo supera alle Europee non chiederò la leadership»
Nelle intenzioni, forse, doveva suonare come una rassicurazione. Nei fatti, le ultime dichiarazioni di Giuseppe Conte sembrano aprire alla possibilità che i rapporti di forza nel centrosinistra possano cambiare. La soglia temporale è quella delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Il presidente del Movimento 5 stelle, a Vibo Valentia per la campagna elettorale, annuncia: «Se alle Europee supereremo il Partito democratico non farò valere questo come motivo di leadership nei confronti del Pd. Quindi il mondo del Pd si rilassi d’ora in poi. Per me la leadership passa dai valori, dai principi che tu persegui, dalla legalità, dalla trasparenza, dalla lotta alla corruzione, dalla capacità di cacciare via la politica dalla sanità, da infrastrutture migliori». I riferimenti alle vicende giudiziarie che hanno lambito il Pd pugliese non sono poi così velati. Stiracchiando il ragionamento di Conte, a prescindere dal risultato alle Europee, la guida del centrosinistra è già in discussione.
«Il Movimento non è né il moralizzatore in casa altrui né il castigatore in casa altrui – aggiunge -. Semplicemente dobbiamo fare in modo che tutta la politica possa uniformarsi a livelli di legalità, di sensibilità per la lotta alla corruzione alla malavita organizzata, in modo costante, non episodico, e in modo capillare su tutto il territorio nazionale. A tutti i livelli». Il leader grillino, ai microfoni di Radio Onda Verde, chiede anche più spazio per i candidati 5 stelle alle amministrative: «Noi lavoriamo e siamo molto molto generosi, non a parole, nei fatti. A Vibo Valentia noi appoggiamo il candidato del Pd, come in tantissimi altri posti appoggiamo candidati di altre forze o civici, mentre abbiamo un solo candidato a Caltanissetta, un sindaco uscente. Stiamo aspettando, fiduciosi, che il Pd restituisca questa generosità. Me la aspetto da chi tiene così tanto all’unità delle forze progressiste».