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Beppe Grillo a ruota libera al Parlamento europeo: «Meno male che ci sono gli Houthi. Chi va in bici non conta un c..». E la gente in sala si alza e se ne va

16 Aprile 2024 - 17:43 Diego Messini
Il fondatore del Movimento 5 stelle torna dopo anni a Bruxelles per un evento sul reddito di base universale, ma perde le staffe

Chi si rivede. Beppe Grillo è ricomparso oggi in una sede di importanti decisioni politiche e legislative: il Parlamento europeo. Occasione, un evento sul reddito di base universale organizzato dalle eurodeputate M5s Sabrina Pignedoli e Laura Ferrara. Ma Grillo non è tipo da lasciarsi imbrigliare in schemi tematici precostituiti. E nel flusso di pensieri ha sfiorato così molte questioni, col suo stile iconico tra serio e faceto. «Ormai il reddito del lavoro non determina più la qualità della vita di nessuno. Il reddito deriva dai capitali. Tutte le nostre convenzioni si basano su un sistema che ormai è crollato. Stiamo facendo delle ristrutturazioni, dei trucchi, a un sistema che è morto», ha attaccato sul tema “ufficiale”. L’elefante nella stanza, quando si ragiona di futuro del lavoro, è ovviamente l’intelligenza artificiale: «Tramuterà il senso del tempo, tramuterà il tempo geologico in un tempo tecnologico Certo, l’IA farà una selezione sul lavoro, ci saranno milioni di disoccupati, ma non lo sa ancora nessuno cosa accadrà. E in quel lasso di tempo ci vuole un reddito per tutti, ma cosa stiamo aspettando?». Ma il fondatore dei 5 Stelle ha poi preso la tangente e comunicato a lanciare battute e freddure a raffica. Sul traffico navale la più grottesca: «Il 45% dei container che gira in Ue è vuoto. Non riusciamo a fare un piano logistico che risca a riempire i treni o le navi… meno male che ci sono gli Houthi…». Resosi conto di aver fatto forse il passo più lungo della gamba, Grillo ha poi ritrattato: «Ho fatto una battutaccia…».

Flusso di coscienza

Ma la politica internazionale, e specialmente quella del Medio Oriente offre in questi giorni troppi spunti per buttare la palla in calcio d’angolo: «Le ambasciate ormai non contano più nulla, una la bombardano, l’altra aveva dentro Khashoggi che è uscito a pezzettini… il mondo è cambiato». Anche il sistema di trasporti e la consapevolezza della sfida climatica. Tema buono anche questo per lo show di Grillo all’Europarlamento: «Chi è oggi il nemico? Ve lo dico io, è quello che va in bicicletta, che non incide nel Pil, non conta un c… e peggio di lui c’è il pedone». E via così. Su salute e senso della vita – la ricostruzione delle frasi pronunciaste l’ha fatta l’Adnkronos: «Le cinque cose che avresti cambiato nella vita, è stato chiesto ai malati terminali di tumore: la prima che hanno scritto, tutti, è stata “Avrei lavorato di meno, avrei letto di più, avrei coltivato le mie amicizie”. Che cosa volete fare della vostra vita? Non si può lasciare la salute, tutte le cose in mano ai medici, in mano ai tecnici, in mano agli economisti. Ci vogliono degli antropologi, ci vogliono dei filosofi, ci vogliono delle persone che ci possano illuminare su che cosa vogliamo noi: quanto vogliamo vivere… perché la povertà è un fatto esistenziale, a volte». Le distanze tra massimi sistemi e piccole esperienze quotidiano sono a volte labili: «Io c’ho dei vecchi in campagna, dove abito io, che prendono 500 euro di pensione, giocano a bocce, hanno la legna, la casa, l’orto e basta….».

C’è chi dice no

Troppo perfino per alcuni degli aficionados di Grillo. Su queste ultime parole – mancava poco alla “campanella” di fine evento delle 16 – decine di persone si sono alzate prendendo giacche, borse e soprabiti e avviandosi verso l’uscita, riporta l’agenzia di stampa. «Dove andate ? Oh, ferma, ferma, finito, finito», è saltato su Grillo. Poi ha concluso tra le risate della sala: «E che c… va bene, allora io vi saluto…». Secondo Pignedoli le persone che si sono alzate prima della fine dell’iniziativa «dovevano prendere l’aereo». Il fondatore del M5s s’è comunque intrattenuto ancora a fare qualche selfie con i suoi sostenitori, prima di lasciare anche lui la sala.

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