Due studentesse incatenate davanti al Rettorato della Sapienza: «Stop ai bandi con Israele» – Il video
Due studentesse si sono incatenate al totem davanti all’ingresso del Rettorato dell’Università La Sapienza di Roma. Una protesta organizzata per chiedere «lo stop degli accordi dell’università con Israele e le dimissioni della rettrice Polimeni dalla fondazione Med Or». Le azioni degli studenti di Cambiare Rotta vanno avanti in realtà da due giorni, con alcune ragazze e ragazzi dei collettivi che si sono accampati in tenda nell’ateneo. «Siamo stanchi di non ricevere risposte e per questo rimarremo qui fino a che non le riceveremo», hanno spiegato. Oggi, martedì 16 aprile, si riunisce il Senato accademico e la richiesta degli studenti è di schierarsi «contro il genocidio in Palestina» attraverso una serie molto precisa di azioni: «l’applicazione di sanzioni verso Israele; bloccare ogni collaborazione con il Technion di Haifa, le università israeliane, e il bando Maeci; la rottura di ogni accordo di ricerca e/o didattico con l’industria bellica (Leonardo Spa, Thales Alenia e altri) e con le forze armate».
La questione dei bandi di ricerca in collaborazione con le istituzioni israeliane è finita di recente al centro di molte polemiche, con proteste degli studenti in diversi atenei italiani. Nel caso della Sapienza, i collettivi hanno un’altra richiesta, rivolta direttamente alla rettrice Antonella Polimeni: dimettersi dal comitato tecnico scientifico della Fondazione MedOr, nata per iniziativa della Leonardo, azienda pubblica italiana attiva nei settori della difesa e della sicurezza. «Se la Rettrice vuole davvero costruire ponti di pace, tagli subito i ponti con la guerra», sottolineano gli studenti di Cambiare Rotta. Un nuovo presidio si terrà oggi pomeriggio alle 15.30, orario in cui si riunirà il Senato accademico. Studenti e collettivi si sono dati appuntamento sul pratone, all’interno della città universitaria.
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