Meloni in Tunisia: «Lavoriamo insieme sui migranti legali. Qui presenza costante del governo italiano» – Video
La premier Giorgia Meloni è in visita nel Palazzo presidenziale di Cartagine per incontrare il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied. I due hanno avuto un incontro bilaterale, in seguito al quale Meloni ha tenuto una breve dichiarazione parlando dei tre punti toccati: l’accordo per il sostegno diretto al bilancio tunisino in tema di efficienza energetica, una nuova linea di credito per le piccole imprese tunisine, la collaborazione tra atenei e ministeri dell’università. «Sono molto fiera che l’Italia sia stata capofila per il Memorandum firmato con l’Europa – ha detto Meloni – In Tunisia c’è una presenza costante del governo italiano. Sulla gestione dell’immigrazione facciamo insieme un lavoro contro i trafficanti di esseri umani. Vogliamo lavorare soprattutto sui flussi regolari: come abbiamo fatto con il decreto flussi che consente a circa 12mila cittadini tunisini formati di poter venire legalmente in Italia».
Il ruolo di Bernini e Piantedosi
Della delegazione italiana fanno parte il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. Mentre la delegazione tunisina include il ministro dell’Interno Kamel Feki, il ministro degli Affari esteri Nabil Ammar e il ministro dell’Insegnamento superiore e della ricerca scientifica Moncef Boukthir.
I punti dell’accordo
Come accennato da Meloni, uno dei principali argomenti affrontati è la cooperazione in materia migratoria, con la prevista firma di tre accordi nell’ambito del Piano Mattei: un accordo per il sostegno finanziario allo Stato tunisino per promuovere l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, una linea di credito per le piccole e medie imprese tunisine e un protocollo d’intesa tra i Ministeri dell’Università e della ricerca italiani e tunisini per la cooperazione in questo settore. Le intese fatte finora sull’argomento hanno dato risultati consistenti: nei primi mesi del 2024 gli arrivi di migranti sono diminuiti del 60% per quanto riguarda la rotta tunisina e del 37% per la rotta libica e le autorità turistiche hanno dichiarato che fino ad oggi hanno riportato a terra circa 12.000 migranti.
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