Ecco perché Mel Gibson e Mark Wahlberg non apriranno uno studio cinematografico “anti-woke”
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Uno studio di produzione contro la cultura woke? Questo sarebbe il progetto appena messo in campo all’attore Mel Gibson e del collega e produttore cinematografico Mark Wahlberg, per contrastare la crescente influenza del politicamente corretto e dell’attivismo sociale nella cinematografia. Una notizia che molti hanno colto con sollievo, stanchi di vedere che il mondo mediatico si stia aprendo a culture ed etnie diverse rispetto quanto accadeva solo pochi decenni fa. Tuttavia, la presunta notizia è satira pubblicata su un sito specializzato il 31 marzo 2024.
Per chi ha fretta:
- Si sostiene che Mel Gibson e Mark Wahlberg vogliano aprire uno studio di produzione cinematografica contro la cultura woke nel cinema.
- La notizia è satira pubblicata da un sito statunitense specializzato.
Analisi
Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:
Mel Gibson e Mark Wahlberg uniscono le forze per fondare uno studio di produzione “non woke”. Questo segna un cambiamento sismico nell’industria dell’intrattenimento: Biancaneve tornerà ad essere bianca di carnagione, il principe azzurro potrà di nuovo baciare la bella addormentata nel bosco, i nani saranno nani e non uomini bassi, gli elfi di Tolkien torneranno a essere biondi e di carnagione pallida, Capitan Marvel tornerà a essere un uomo, Superman non sarà gay. Tutti i protagonisti di film, storie, racconti, libri potranno tranquillamente essere maschi caucasici bianchi eterosessuali, senza colpire l’identità di nessuno. Un film o una serie TV non dovrà più essere per forza politically correct, non dovrà sguazzare nel fair play, perché altrimenti qualche minoranza sconosciuta si potrebbe risentire, o perche’ la razza buonista si sente colpita nella sua anima fragile e sensibile. La ricerca woke, di stranire, modificare, intrugliare tutto ciò che esiste si traduce in fallimenti continui, di pubblico e di incassi, senza contare che a forza di insistere con un evidente pretestuosita’, finiscono per sortire l’effetto opposto. Anche se vi dicono il contrario (Paolo Quintarelli)
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Dopo aver invaso le bacheche social degli statunitensi, il contenuto si è fatto strada anche in Italia diventando virale. Tuttavia, la presunta notizia della fondazione di uno studio di produzione non woke da parte di Gibson e Wahlberg è satira. A diffondere inizialmente il presunto rumour, infatti, è stato il sito statunitense Esspots, specializzato in satira, come si legge sulla pagina di presentazione.
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Che il contenuto è satirico viene specificato anche dai tag dell’articolo – che altrimenti, a una prima lettura potrebbe trarre in inganno – e nella biografia dell’autore.
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Conclusioni
Si sostiene che Mel Gibson e Mark Wahlberg vogliano aprire uno studio di produzione cinematografica contro la cultura woke nel cinema, ma la presunta notizia è satira pubblicata da un sito statunitense specializzato.
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