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La storia di Erminio Diodato, l’imprenditore arrestato per droga e risarcito dopo 5 mesi in carcere da innocente: «Ho perso tutto»

18 Aprile 2024 - 22:41 Redazione
Il calvario dell'imprenditore partito da una telefonata anonima che segnalava due chili di cocaina in un suo deposito. La confessione di un altro arrestato, al quale gli inquirenti non credono

Ha subito l’arresto, poi cinque mesi di carcere e due di domiciliari e infine ha raggiunto l’assoluzione con formula piena. Ma in questo calvario, Erminio Diodato, di Vergiate nel Varesotto, ha perso tutto. Finito nell’inchiesta della polizia su un giro di spaccio di droga era finito in manette con un 43enne albanese che, da subito aveva spiegato come i due chili di cocaina trovati in un deposito in uso all’azienda di Diodato fossero suoi. A quella confessione però l’autorità giudiziaria non ha creduto procedendo con la custodia cautelare dell’imprenditore e chiedendone poi il rinvio a giudizio. Assistito dall’avvocato Daniele Galati, l’imprenditore oggi ha ricevuto un risarcimento dallo Stato pari a 60mila euro. Tanto ha assegnato la Corte d’appello di Milano accogliendo la richiesta, per l’ingiusta detenzione. «Almeno è abbastanza per ricominciare, visto che il mio assistito ci ha rimesso un’attività da 240mila euro all’anno. La richiesta risarcitoria era intorno al mezzo milione», sottolinea il legale.

«Ho perso tutto ciò per cui ho lavorato una vita»

«Ho perso tutto ciò per cui ho lavorato una vita -ha raccontato all’Ansa Diodato – Quella mattina quando sono stato chiamato non ho nemmeno voluto contattare l’avvocato: sapevo di non aver fatto nulla di male. È stato tutto doloroso e surreale, come se parlassero di un’altra persona». Sotto segnalazione di una telefonata anonima erano stati trovati nel deposito della sua società oltre due chili di cocaina e una pressa che, secondo gli inquirenti, sarebbe servita per confezionare i panetti di stupefacente. Nonostante le dichiarazioni dell’altro arrestato il processo per l’imprenditore è andato avanti. Fino alla parola fine: assoluzione in formula piena. Diodato non sapeva nulla dello stupefacente. Ma nel giro di pochi mesi la sua vita è cambiata in un modo che non si sarebbe mai aspettato.

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