Le quattro cose che ci dice l’attacco israeliano di stanotte in Iran su quel che può succedere
Quattro punti sul nuovo episodio dell'escalation
Man mano che si fanno più precise le notizie sull’azione di questa notte nella zona della base di Esfahan in Iran si possono evidenziare quattro punti importanti per inquadrare questo nuovo episodio dell’escalation tra le due potenze regionali:
- con questa azione Israele ha avvertito gli iraniani che la sua forza militare è in grado di colpire nel loro territorio senza essere intercettata, al contrario di quel che è successo sabato scorso al suo avversario;
- l’azione non è stata “vista” dai paesi sorvolati dagli ordigni israeliani, nessuno dei quali ha potuto o voluto intervenire, a differenza di quel che è successo con il lancio dei missili e droni da Teheran cinque giorni prima;
- l’attacco ha dimostrato una totale conoscenza della topografia militare iraniana, ovvero della dislocazione degli obiettivi da colpire, e di quelli da evitare;
- lo scopo dimostrativo e di avvertimento della risposta israeliana, e la cura evidente nell’evitare vittime, costituiscono solo in parte una notizia rassicurante: è evidente che Israele non considera quella delle scorse ore la replica finale a Teheran.
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