I ragazzi giustizieri di pedofili condannati: «Li adescavano nelle chat e li riempivano di botte»
Tre ragazzi di 20, 19 e 15 anni guardando su Youtube la serie tv americana To Catch a Predator avevano avuto l’idea di diventare giustizieri di pedofili. A Treviso tendevano loro un tranello, li riempivano di botte e poi li rapinavano. Confidando sul fatto che mai sarebbero stati denunciati. Per questi fatti il tribunale ha condannato i due maggiorenni a sei anni di carcere. La tecnica funzionava così: andavano su chat di incontri, si fingevano gay e cercavano qualcuno da adescare. Quando lo trovavano, racconta oggi La Stampa, davano appuntamento al malcapitato in un casolare abbandonato dove lo malmenavano. Poi lo rapinavano. In poco tempo ne avevano trovati otto.
Lo storditore elettrico
Poi alla stazione dei carabinieri di Castelfranco Veneto arriva una segnalazione. A quel punto una pattuglia si reca sul posto e vede uscire dal casolare un ragazzo che prende una bicicletta e scappa. I militari lo fermano per un controllo. Vedono che è troppo nervoso. Capiscono che qualcosa sta accadendo, entrano nella cascina e trovano un uomo legato e imbavagliato. Altri due ragazzi lo minacciano con uno storditore elettrico. La vittima, un impiegato di 48 anni, viene liberato. Poi ne trovano altri otto. L’indagine finisce velocemente. E i tre giustizieri di Vedelago concludono così la loro carriera.
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