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Nell’ultimo anno ancora 1,1 milioni di aiuti di Stato per il Covid alle società di Daniela Santanché e ai locali del compagno Dimitri Kunz

20 Aprile 2024 - 21:34 Fosca Bincher
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Fra la primavera del 2023 e quella del 2024 secondo i dati del Registro nazionale degli aiuti di Stato italiani sono arrivati 1.138.248,04 euro di aiuti alle società possedute dalla coppia Daniela Santanché e Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena. Gli aiuti di Stato hanno riguardato tre società partecipate dalla Santanché per 148.016,29 euro e tre società controllate dal suo compagno di vita e (fino a quando lei non è diventata ministro del Turismo) per lungo tempo socio d’affari. Gli aiuti hanno riguardato contributi a fondo perduto, sconti fiscali sulle locazioni, sconti fiscali e previdenziali sui costi del personale secondo le varie normative che si sono succedute nella legislazione di emergenza Covid. Come alle loro società sono arrivati anche a tutti quelli che ne hanno fatto richiesta, proseguendo in alcuni casi in modo automatico. Certo fa una certa impressione che quegli aiuti siano ancora corrisposti in questo 2024, quando è evidente a tutti che la pandemia per fortuna è un ricordo lontano e ristoranti come hotel e stabilimenti balneari hanno vissuto un 2023 con incassi record, superiori spesso agli anni pre-Covid.

Gli aiutini a Visibilia concessionaria arrivati a febbraio e marzo 2024

Nel caso della Santanché il grosso della somma riguarda Visibilia concessionaria, che ha ricevuto dall’attuale governo (Agenzia delle Entrate e ministero delle Imprese) quattro contributi per un totale di 108.266 euro, gli ultimi a febbraio e marzo 2024. Si tratta di tre contributi a fondo perduto come “rimedio ai gravi danni economici” provocati dalla pandemia e di uno sconto Irap da 5.114 euro concesso per lo stesso identico motivo dalla Agenzia delle Entrate. Altri tre contributi di importo minore sono stati concessi alla Immobiliare Dani e al Ki Group partecipato proprio da quest’ultima società e di cui in passato la Santanché è stata a lungo manager di punta. Piccole somme ora per il Ki group, che fra il 2020 e il 2022 aveva ricevuto dallo Stato italiano contributi e sconti fiscali ben più consistenti: 5,9 milioni di euro in totale. Gli aiuti non sono però serviti a scongiurare la liquidazione giudiziale decisa dal tribunale di Milano nel gennaio 2024.

La pioggia di soldi sul ristorante “La Giostra” di Firenze di Dimitri Kunz e fratelli

Le foto di Dimitri con vip appese nel suo ristorante di Firenze

Nel caso di Dimitri la maggiore parte degli aiuti di Stato ha riguardato la società Thor srl, proprietaria del ristorante “La Giostra” nel centro di Firenze. Esercizio commerciale che già nel 2022 era tornato a marciare, superando i 4,4 milioni di euro di fatturato (rispetto ai 1,6 milioni incassati nel 2021), ma che negli ultimi dodici mesi ha ricevuto numerosi aiuti Covid per un totale di 808.888 euro fra contributi a fondo perduto, sconti fiscali e valore delle garanzie statali concesse al Mediocredito centrale per il finanziamento della sua attività. Fra il 22 marzo del 2023 e il 12 marzo del 2024 sono stati deliberati a richiesta della Thor srl ben 13 provvedimenti di aiuti di Stato. La società proprietaria del ristorante fiorentino ha 29 dipendenti e ha quote di altre società: da tempo del Twiga srl di cui è azionista lo stesso Dimitri e dalla fine del 2023 anche di El Camineto di Cortina di Ampezzo, celebre ristorante della località di villeggiatura vip rilevato insieme a Flavio Briatore e a un imprenditore kazako. Dimitri e i suoi fratelli devono avere una certa passione per i motori, perché in pancia alla Thor figurano fra l’altro quattro contratti di leasing per altrettante auto di lusso: Uno per una Mercedes benz V 300 (valore auto 60.580 euro), uno per una Audi 8 (valore 82.139 euro), uno per una Range Rover 5.0 V8 (valore 107.914 euro) e uno per una Porsche 911 Turbo S. Cabriolet (valore 220.770,49 euro).

Gli otto aiutini di Stato ricevuti dal Twiga nell’ultimo anno

Gli altri aiuti di Stato arrivati nella ragnatela di società del compagno della Santanché riguardano per 4 mila euro un’altra sua società specializzata nella ristorazione, la Modi srl e per 177.343,75 euro il Twiga, società che controlla i celebri bagni di lusso fondati da Briatore con la Santanché a Forte dei Marmi. Oggi è Dimitri il principale azionista, e così anche nel suo interesse sono stati deliberati fra il 18 aprile e il 27 dicembre 2023 otto provvedimenti di aiuto. Alcuni sono contributi a fondo perduto (il più consistente, per 94.176 euro, il 31 maggio 2023), altri sono sconti fiscali e previdenziali sempre previsti dalle varie normative di ristoro per il turbamento causato all’’economia italiana dalla pandemia Covid. Non ha ricevuto invece aiuti un’altra società aperta da Dimitri con Briatore, che è la Crazy Forte srl. Anche perché la sua attività non è mai riuscita a partire. Era nata per aprire in vista dell’estate dello scorso anno un Crazy Pizza a Forte dei Marmi, ma poi non si è trovato un locale conveniente per farlo e l’apertura è stata rinviata all’estate 2024. Ad oggi però quel locale non è stato individuato, nonostante le ricerche si siano estese anche alla limitrofa Marina di Pietrasanta: o i prezzi sono così alti da rendere non economica l’attività o quando la richiesta di affitto è compatibile con il budget della società, i locali non sembrano adattabili al business di Crazy Pizza.

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