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Usa, via libera alle intercettazioni di cittadini stranieri: «Fondamentale per la sicurezza». «No, è spionaggio di Stato»

20 Aprile 2024 - 19:40 Ugo Milano
Il Senato di Washington ha approvato d'urgenza la proroga della sezione 702 del Fisa: ecco cosa prevede

Secondo Casa Bianca e servizi segreti, si tratta di un provvedimento cruciale per impedire attacchi terroristici e informatici. Secondo una parte del Partito Repubblicano, è solo un tentativo di spionaggio da parte del governo. L’oggetto del contendere è un disegno di legge, approvato dal Senato statunitense con 60 voti favorevoli e 34 contrari, per prolongare l’applicazione della Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (Fisa), in scadenza proprio in queste ore. Di che si tratta? Di un programma che consente al governo di raccogliere le comunicazioni di individui stranieri accedendo ai registri dei fornitori di servizi telefonici. Un fatto considerato inaccettabile da una fronda di senatori repubblicani e da alcune organizzazioni a tutela della privacy, che parlano di «spionaggio di Stato».

Cos’è il Fisa

Il Fisa è diventato legge nel 1978, quando internet era ben diversa da come la conosciamo oggi. Nel 2013, dopo una massiccia fuga di documenti classificati, il programma è stato sottoposto a un regime di controllo pubblico molto più stringente. Si tratta dello scandalo fatto emergere da Edward Snowden, ex collaboratore di un’azienda consulente della Nsa, conosciuto per aver svelato al mondo i dettagli di alcuni programmi top secret di sorveglianza di massa del governo statunitense. Il ripristino della Sezione 702 del Fisa, approvato dal Senato, permetterebbe a Fbi e Nsa – rispettivamente la polizia federale e l’agenzia di sicurezza statunitensi – di condurre ricerche sulle comunicazioni dei cittadini americani senza necessariamente ottenere un mandato.

Lo scontro politico

Mark Warner, esponente dei Democratici e presidente della Commissione Intelligence al Senato, ha affermato che il Fisa è «indispensabile» per far lavorare bene le agenzie di intelligence del governo americano. Ad oggi, infatti, buona parte delle informazioni riservate contenute nel briefing quotidiano del presidente Joe Biden e degli altri membri della sua amministrazione derivano proprio da questo programma. Il disegno di legge è stato approvato in fretta e furia dal Senato americano, non senza qualche polemica. La questione, però, è destinata a ripresentarsi anche in futuro. Il Fisa richiede infatti una certificazione periodica da parte del governo e da un’apposita Corte che si occupa di approvare i programmi federali di sorveglianza. L’ultima certificazione è stata rilasciata a inizio aprile e andrà in scadenza alla fine del 2026. E in quel momento, con ogni probabilità, la faccenda tornerà a essere oggetto di discussione tra i corridoi di Capitol Hill.

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