Afragola, rissa con mazze da baseball e sparatoria durante un battesimo: 5 feriti
Prima la rissa con mazze da baseball, poi la sparatoria. È accaduto nel pieno centro di Afragola, comune alle porte di Napoli, dove due gruppi si sono scontrati al termine della celebrazione di alcuni battesimi nella chiesa di San Giorgio. Tutto è accaduto intorno a mezzogiorno quando due nuclei familiari, tra i quali vi erano stati degli screzi pregressi, si sono scontrati con mazze da baseball e armi da fuoco. Tre persone sono state raggiunte dai proiettili, uno alla gamba e un altro all’addome. Mentre altri due hanno riportato lesioni alla testa e in varie parti del corpo causate dai colpi ricevuti dalle mazze da baseball. Nessuno, scrive il Messaggero, sarebbe in pericolo di vita. Tutti cinque i feriti, come hanno accertato gli inquirenti, sono stati coinvolti sia nella rissa che nella sparatoria.
Le indagini
Le forze dell’ordine stanno indagando sulla dinamica e sul movente della vicenda. A farne le spese sono stati, scrive il giornale romano, i fratelli Ugo e Carlo Darbucci, raggiunti da colpi di arma da fuoco. Il terzo fratello, Giuseppe, 55 anni, è stato invece colpito più volte alla testa dalle mazze da baseball e trasportato all’ospedale di Giugliano, dove è tuttora ricoverato per un trauma cranico. Il 46enne Massimo Amura, che avrebbe «amicizie importanti nel clan del Rione Salicelle», è stato invece centrato da un colpo di pistola alla gamba. Infine, il quinto ferito, Agostino Cesarano, trentenne di Afragola, nonostante le lesioni alla testa si è presentato in caserma dove ha riferito agli agenti di essere stato aggredito dai fratelli Darbucci.
Il sindaco: «Non tollero questa facilità nel disporre di armi da fuoco»
In piazza Castello sono stati recuperati 4 bossoli di calibro diverso. Gli investigatori hanno anche acquisito le immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza del comune e di impianti privati. «Il bilancio della sparatoria poteva essere una strage», ha detto il sindaco di Afragola, Antonio Pannone. «Non è ammissibile – ha affermato il primo cittadino – che episodi del genere si verifichino in una piazza centrale, a poche decine di metri da una parrocchia dove si sta celebrando la messa domenicale, a cui partecipano un gran numero di concittadini, in particolare tante famiglie con bambini. Non si può tollerare questa assurda facilità nel disporre di armi da fuoco».
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