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Alfredo Cospito condannato definitivamente a 23 anni: la Cassazione respinge i ricorsi

24 Aprile 2024 - 20:19 Ugo Milano
La decisione dei giudici della Suprema Corte nel processo Scripta Manent attentato all’ex scuola allievi carabinieri di Fossano nel giugno 2006

La Cassazione ha reso definitiva la sentenza all’anarchico Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis, il cosiddetto carcere duro, nel carcere Bancali di Sassari. Il 56enne era stato condannato a 23 anni, insieme ad Anna Beniamino che aveva ricevuto una pena di 17 anni e 9 mesi di carcere, nel processo per l’attentato all’ex caserma allievi dei carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, nel 2006. I giudici della Suprema Corte hanno rigettato i ricorsi della Procura generale di Torino e delle difese, così come richiesto dal procuratore generale di Cassazione. La richiesta era stata infatti quella di confermare le condanne inflitte nel giugno dello scorso anno dalla Corte d’assise d’appello di Torino, che nel processo bis aveva ridotto a 23 anni, rispetto all’ergastolo deciso in precedenza, la pena per l’anarchico. I giudici di Torino definirono quella di Fossano «una strage politica», «un grave atto terroristico» che però ebbe ripercussioni modestissime. «L’azione», spiegavano «ha comportato un pericolo limitatissimo di una lesione alla personalità dello Stato e all’ordine democratico». Per questo il pg della Cassazione ha definito «corrette le determinazioni poste nella sentenza impugnata» davanti ai giudici.

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