L’eurodeputata ungherese Gyori su Salis candidata: «Non sarebbe la prima criminale al Parlamento Ue»
«Se Ilaria Salis a luglio dovesse sedere all’Eurocamera, non sarebbe un problema, d’altronde in quest’aula non sarebbe la prima criminale». Con un po’ di ironia, ma anche ignorando il principio della presunzione di innocenza, Eniko Gyori parla così della candidatura della cittadina italiana alle elezioni europee dei prossimi 8 e 9 giugno. In un punto stampa a Strasburgo, l’eurodeputata ungherese definisce «inconcepibile» il fatto che «Alleanza verdi sinistra abbia deciso di candidarla». L’esponente di Fidesz – il partito del premier Viktor Orbán, storico alleato di Giorgia Meloni – fa anche un elogio della presidente del Consiglio ai giornalisti. «La sinistra in Italia strumentalizza questo caso giuridico per i suoi scopi politici e per attaccare Meloni. Da noi la politica e la giustizia sono separate, e vedo che lo sono anche per il governo Meloni. Io apprezzo molto che il governo Meloni rispetti l’indipendenza della giustizia, non importa in quale Paese si svolga un processo», conclude Gyori.
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