Il vicepresidente dell’associazione antiviolenza denunciato per non aver pagato gli alimenti
I centri Udire (Uomini e donne in rete contro la violenza) di Torino offrono aiuto alle persone maltrattate. Fabio Fochi, vicepresidente dell’associazione, è però stato denunciato per comportamenti considerati vessatori nei confronti della ex compagna. Gli contestano di non aver versato l’assegno di mantenimento ai figli. L’inchiesta è della pm Antonella Barbera. L’indagine è nata dopo la denuncia dell’ex compagna di Fochi, che lo accusa di non versare soldi dal 5 giugno 2021. L’uomo avrebbe intanto pagato alcune mensilità, recuperando una parte della somma mancante. «Il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento rappresenta, anche alla luce della convenzione di Istanbul, una forma di violenza economica», spiega all’edizione torinese di Repubblica l’avvocata Lentini. «Purtroppo è un reato particolarmente insidioso, perché è ancora punito in maniera molto blanda e anche l’eventuale condanna penale difficilmente riesce a garantire un’effettiva tutela della persona offesa».
La difesa
Fochi contesta le accuse: «Sono vittima di stalking giudiziario, sono totalmente innocente. La mia situazione privata non c’entra nulla poi con il mio ruolo in Udire. Ho ricevuto altre denunce di questo tipo, ma ho sempre dimostrato di mantenere mio figlio. Non gli ho mai fatto mancare niente, non ho mai violato il dispositivo del giudice e ho costituito un fondo per lui. Sono un bravo papà e ho intenzione di continuare ad esserlo per tutta la vita». L’imputato spiega ancora: «Tutta questa lunga storia nasce da una mia richiesta di aiuto, che risale al 2015, a un centro anti violenza della città di Torino. Venni respinto perché sono un uomo. Udire è nata proprio per questo, per aiutare tutti».