In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
POLITICAAbruzzoCentrosinistraFdIGoverno MeloniLavoro e impresaPescaraSicurezza informatica

Convention Fratelli d’Italia, il presidente di Leonardo e il capo della cybersicurezza sul palco con le magliette di partito: la foto che scatena il caso

27 Aprile 2024 - 18:32 Massimo Ferraro
Dalla kermesse di Pescara Stefano Pontecorvo e Bruno Frattasi hanno mostrato la maglia con lo slogan elettorale per le Europee, provocando l'ira delle opposizioni

Non è passata inosservata la foto ricordo di Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo, e Bruno Frattasi, a capo dell’Agenzia per la Cybersicurezza che dal palco della convention di Fratelli d’Italia a Pescara hanno mostrato le magliette con lo slogan di partito per le elezioni Europee. I due non sono gli unici tra i manager di aziende partecipate o autorità governative invitati alla kermesse, e hanno partecipato al panel su politica estera comune e difesa della libertà europea. Accanto a loro anche il ministro Guido Crosetto e il presidente della commissione Esteri della Camera Giulio Tremonti. Oggi tra gli oratori c’erano anche gli ad di Enel Flavio Cattaneo, di Eni Claudio Descalzi, di Fincantieri Pierroberto Folgiero, Giuseppe Notarnicola di STMicroelectronics. L’ad di Leonardo Roberto Cingolani è annunciato in collegamento da remoto al suo panel, così come Emma Marcegaglia, presidente del B7. Se non è affatto raro che a queste convention vengano invitate personalità terze o anche avversari politici, è stata l’esibizione della maglia azzurra con slogan elettorale a far storcere il naso a un pezzo dell’opposizione. Il capogruppo di Italia Viva al Senato Ernico Borghi l’ha definita una sgrammaticatura istituzionale: «Le prese di posizione di Bruno Frattasi e Stefano Pontecorvo a favore di FdI sono l’ennesimo brutto segnale di una campagna elettorale in cui sembra smarrito il rispetto della più elementare grammatica istituzionale», le parole di Borghi, «dopo i generali che si candidano rimanendo nell’Esercito, i magistrati politicizzati in servizio permanente, ci mancavano i prefetti e i diplomatici che si mettono a fare campagna elettorale con il capo della cybersicurezza nazionale e un manager di Leonardo schierati in modo spudorato al fianco del governo e del partito della premier». Per questo, Italia Viva al Senato presenterà una interrogazione parlamentare.

L’attacco del Pd

Quanto accaduto su quel palco, sul quale calerà il sipario domenica 28 aprile dopo l’intervento di Giorgia Meloni, è stato criticato anche dal Partito democratico. «La partecipazione sul palco, con tanto di esibizione di una maglietta del partito mina gravemente i principi di terzietà istituzionale cui sono tenuti coloro che hanno la responsabilità di dossier legati alla sicurezza e all’interesse nazionale», ha dichiarato il senatore dem Alberto Losacco, componente dell’assemblea parlamentare Nato, definendo «gravissimo» l’episodio, «i quali, va ricordato, riguardano tutti i cittadini a prescindere dalla loro appartenenza politica. Quanto accaduto rappresenta un’anomala e una pericolosa sovrapposizione tra sfera politica e istituzionale, impensabile in qualsiasi contesto democratico». Duro anche il messaggio di Angelo Bonelli (Avs): «Ormai Giorgia Meloni sta trasformando lo Stato in una succursale di Fratelli d’Italia. Questa destra è pericolosa per la democrazia, perché non rispetta principi fondamentali della separazione dei ruoli dello Stato da quelli del partito che governa l’Italia. Questa è la conferma della svolta autoritaria nel nostro Paese». Negativo anche il giudizio dell’ex Ministro e deputato forzista Elio Vito, che pubblica la foto sui social e chiede retoricamente: «Un po’ di pudore e di vergogna, no?».

Donzelli: «Polemica sterile»

Prova ad abbassare i toni della polemica il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, che sul caso delle magliette dice: «Mentre Fratelli d’Italia discute alla sua Conferenza programmatica dei progetti per cambiare l’Europa, la sinistra si impegna come sempre in una polemica sterile. In tutte le nostre iniziative, come accade per esempio ogni anno ad Atreju, i ragazzi di Gioventù nazionale consegnano una maglietta a tutti i partecipanti. Nel tempo, dunque, l’hanno ricevuta in dono anche noti esponenti del Pd, che grazie al cielo non hanno per questo aderito a FdI». Sulla stessa linea il ministro della Difesa Crosetto, che ribadisce su X come quel dibattito fosse «sull’Europa della Difesa. Se vuole le mando le mie foto al Festival dell’Unità a parlare di difesa pochi anni fa con il ministro in carica del Pd. Alla fine foto di rito con maglietta della manifestazione».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti