Terremoto nel Napoletano, scossa di magnitudo 3.1 in zona Vesuvio. Sciame sismico ai Campi Flegrei
Questa mattina, domenica 28 aprile, gli abitanti delle cittadine attorno al Vesuvio sono stati svegliati da una scossa di lieve entità che è stata comunque avvertita da migliaia di persone. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato un terremoto di magnitudo 3.1 alle 5.55 del mattino, seguito da altri movimenti della terra alle 6.17 e alle 6.19, rispettivamente di 1.9 e 1.0. Ma diverse scosse sono state registrate anche a decine di chilometri di distanza, lungo la costa del Napoletano, leggermente più a nord. Si tratta dell’area dei Campi Flegrei che da anni è coinvolta in un fenomeno di bradisismo. Ieri i sistemi di prevenzione hanno rilevato il terremoto più forte degli ultimi 6 mesi, con una magnitudo di 3.9. Le stime delle scosse di questa mattina sono più basse, ma hanno comunque l’effetto di tenere alta la tensione e i timori per gli abitanti della zona: alle 6.54 un movimento di magnitudo 1.7 nell’area dei Campi Flegrei è stato individuato dai sismografi dell’Ingv, mentre in precedenza altre due scosse sono state registrate dalle strumentazioni, entrambe alle 5.50 (rispettivamente di magnitudo 1.0 e 1.1). Non si segnalano al momento danni a cose e persone. «Non c’è alcuna correlazione tra lo sciame sismico dei Campi Flegrei e le scosse avvertite questa mattina nell’area del Vesuvio», assicura Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’osservatorio vesuviano, «L’epicentro è il pieno asse craterico, con una profondità di circa un chilometro rispetto alla superficie, quindi sotto il livello del mare, scossa alla quale ne sono seguite altre due di intensità inferiore. Ci troviamo dinanzi ad un’attività normale del vulcano».
Foto di copertina: Marek da Pixabay