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Caso Ariston, la Farnesina convoca l’ambasciatore russo: «Revocate la decisione». La replica: «Questa è una risposta ai vostri atti ostili»

29 Aprile 2024 - 18:54 Ugo Milano
Forte disappunto del Governo italiano il trasferimento del ramo russo alla nazionale Gazprom. Le rassicurazioni del ministro Urso verso il presidente Merloni: «Agiremo con l'Ue per tutelare le aziende»

Tensione tra Italia e Russia sulla vicenda della nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group. Alexei Paramonov, ambasciatore russo in Italia, è stato ricevuto alla Farnesina dal segretario generale Riccardo Guariglia. Una convocazione annunciata già nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’ambasciatore Guariglia, fa sapere la Farnesina, «ha espresso il forte disappunto del Governo italiano» per la situazione che si è venuta a creare. Tutto ha avuto inizio sabato 27 aprile, quando Mosca ha trasferito in amministrazione temporanea Ariston Thermo Rus, società appartenente al Gruppo Ariston, a un’impresa del gruppo Gazprom. «In linea con i partner europei, ed in particolare con la Germania, l’Italia chiede alla Federazione Russa di ritirare le misure adottate contro legittime attività economiche di imprese straniere nel Paese», continua la nota della Farnesina. Intanto il caso non ha scosso la borsa: il titolo è in rialzo in Piazza Affari. Ha guadagnato lo 0,68% a 5 euro, recuperando progressivamente nel corso della giornata il calo di quasi il 2% segnato in apertura di seduta. 

La richiesta del governo italiano

Nell’incontro di oggi, il governo italiano ha chiesto chiarimenti all’ambasciatore russo Paramonov sulle motivazioni del trasferimento, «che non trovano fondamento nel diritto, tanto più considerando che esso è stato adottato nei confronti di un’impresa che ha uno storico radicamento nel Paese e che non ha alcuna connessione con l’attuale situazione di crisi internazionale». Guariglia ha quindi invitato Mosca a «riconsiderare il provvedimento preso», che pure è stato «qualificato da parte russa come temporaneo». Sulla vicenda si è espressa nei giorni scorsi anche l’Unione europea, che tramite un comunicato ha condannato duramente il provvedimento per la nazionalizzazione dello stabilimento di Ariston. «Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani è in contatto sin dal primo momento con l’azienda e si riserva di approfondire le conseguenze della decisione russa insieme ai partner G7 e Ue e di valutare una risposta appropriata», aggiunge infine la Farnesina.

L’accusa di Mosca

All’incontro di oggi alla Farnesina, risponde in una nota l’ambasciata russa, Paramonov ha fornito «spiegazioni esaurienti sulla legalità e fondatezza delle decisioni prese», ricordando ai propri interlocutori che «Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l’Italia». Dopodiché, l’ambasciatore russo punta il dito contro il governo italiano: «La responsabilità per le conseguenze negative del loro deterioramento ricade interamente sulle autorità italiane che hanno sacrificato i reali interessi nazionali per partecipare a sterili e pericolose avventure anti-russe». Dal Cremlino, insomma, non ci sarà nessun passo indietro sulla nazionalizzazione dello stabilimento di Ariston. E le misure intraprese, precisa la nota dell’ambasciata russa in Italia, non sono altro che una risposta «alle azioni ostili e contrarie al diritto internazionale intraprese dagli Stati Uniti d’America e dagli altri Stati esteri che si sono uniti a loro, volte a privare illegalmente la Russia, le sue entità giuridiche e varie persone fisiche del diritto di proprietà e/o a limitare tale diritto su beni situati nel territorio di tali Stati».

Le rassicurazioni di Urso verso Merloni: «Agiremo con l’Ue per tutelare le aziende»

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto una conference call con il presidente di Ariston Group, Paolo Merloni, e l’amministratore delegato Maurizio Brusadelli, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. «Il ministro Urso, che aveva già sentito sabato il vertice di Ariston Group, ha illustrato l’azione che il Governo italiano sta svolgendo con la Commissione Europea riguardo alla messa a punto di nuovi strumenti, nell’ambito del quadro sanzionatorio europeo, volti a tutelare le imprese italiane ed europee interessate da analoghi atti di ritorsione da parte della Federazione Russa e per scoraggiare il riproporsi di tali azioni», conclude la nota.

In copertina:  ANSA/ FABIO CAMPANA

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