«Hero Movie», dialogo tra generazioni per parlare del voto Ue e della fragilità della democrazia – Il video
C’è Monique Maugas-Bauzou, che aveva 12 anni nella Francia del 1940 quando «il cielo le crollò in testa» e i nazisti uccisero sua madre. C’è Franco Pedercini, che nel 1944 diventava adulto in un’Italia distrutta mentre «le persone morivano di fame». C’è Jarmila Krockova, che fu rapita dalla polizia segreta sovietica nella Cecoslovacchia degli anni Cinquanta. E Samuel De Leeuw, figlio di ebrei olandesi perseguitati, papà morto in un campo di concentramento. Sono loro i protagonisti di Hero Movie, il documentario di quattro minuti diretto da Mette Carla Albrechtsen e pilastro della campagna del Parlamento Europeo per promuovere il voto l’8 e il 9 giugno.
Sullo schermo insieme a questi eroi quotidiani dell’Europa in guerra ci sono i loro nipoti, cittadini dell’Europa di oggi: ventenni a cui viene affidato il potente messaggio della fragilità della democrazia. «Un messaggio delle vecchie generazioni – commenta Jaume Duch, portavoce del Parlamento Europeo e direttore generale della comunicazione – di chi ha capito nella propria vita cosa significa avere o non avere la democrazia, alle giovani generazioni. Il messaggio è: vi abbiamo offerto Paesi democratici e liberi, ma ora è vostra responsabilità proteggere questa libertà e questa democrazia». Una testimonianza eccezionale che nella speranza degli ideatori può servire come stimolo per convincere gli europei dell’importanza del loro voto.
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